Ruba il furgone al sindaco: preso

L’episodio nel piazzale dell’albergo Martinelli a Ronzo Chienis. Denunciato dai carabinieri



RONZO CHIENIS. Pensava di farla franca, invece l’emozione e il motore “freddo” gli hanno giocato un brutto scherzo. Tanto che ora un roveretano di 38 anni, personaggio già noto alle cronache e ai carabinieri della stazione di Mori, si è beccato una denuncia (a piede libero) per tentato furto d’uso di un furgone. Vittima d’eccellenza: il sindaco in persona, Mirko Martinelli. Questa volta però in veste di imprenditore privato, come titolare del bar-ristorante-albergo Martinelli, in via del Car, in centro paese.

L’episodio è avvenuto verso le due della notte fra venerdì e sabato, a Ronzo Chienis. L’uomo vaga in paese, alla ricerca di un passaggio per tornare a Rovereto. A quell’ora della notte però in paese i locali ormai sono tutti chiusi ed è difficile trovare qualcuno per strada. L’uomo si ingegna, ma l’unica soluzione che partorisce è quella di approfittare di una «grave dimenticanza». Sul furgone parcheggiato nel piazzale interno dell’albergo Martinelli, «quello che noi usiamo per accompagnare i clienti in montagna», l’uomo trova le chiavi d’accensione nel blocchetto d’avviamento. L’uomo sale a bordo del mezzo e lo avvia. Riesce a percorrere qualche metro, poi il mezzo si ingolfa e si blocca. L’uomo cerca di riaccenderlo, ma il motore è “freddo”. Non parte.

Dall’interno dell’albergo-ristorante Martinelli esce una collaboratrice e si accorge dell’uomo a bordo del furgone. La ragazza lancia l’allarme ai carabinieri, mentre un’altra persona riesce a sfilare le chiavi dal furgone.

Il malcapitato allora cerca di scappare e si incammina lungo la strada. La centrale operativa dei carabinieri mette in allarme la pattuglia del nucleo radiomobile che in pochi minuti raggiunge Ronzo Chienis. E fermano l’uomo, poco distante dall’albergo. «E’ la prima volta che succede un episodio simile - spiega il sindaco-albergatore Mirko Martinelli - ma dovremo stare attenti a non lasciare le chiavi sul blocchetto dell’accensione».©RIPRODUZIONE RISERVATA













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