Spiacevole finale di serata al parco della Pace del Brione, una decina di persone coinvolte e qualche ferito

Rovereto, la festa finisce in rissa: un arresto

Un ragazzo fermato dai poliziotti reagisce. Altri tre giovani denunciati



ROVERETO. La spiegazione più probabile è che la scintilla sia scaturita per futilissimi motivi, esasperati da un'esagerata razione di alcolici. La rissa ha convolto una decina di giovani, arrivati in piazza della Pace per «Brione in festa». Quando la chiamata è arrivata al commissariato di polizia in via Sighele era passata da poco la mezzanotte. Un giovane è finito in manette per resistenza. Altri tre, rintracciati al pronto soccorso con lievi ferite, sono stati identificati e denunciati per rissa La chiamata alla centrale operativa del commissariato è arrivata attorno a mezzanotte e mezza, segnalando un gruppo di ragazzi che si stava accapigliando in piazza della Pace, dove si svolge la festa rionale. All'arrivo della pattuglia c'è ancora una gran confusione. Gente che grida, alcuni contusi, qualcuno che tenta di scappare. Tra questi ultimi, alcuni testimoni indicano un giovane, che viene subito fermato. I due poliziotti della pattuglia gli chiedono i documenti e le generalità, ma questi si rifiuta persino di dare il proprio nome. Allora gli agenti lo bloccano con la forza e lui, scalciando e spintonando, riesce a divincolarsi e tenta un'improbabile fuga. Pochi istanti dopo viene riagguantato dagli uomini del commissariato, che riescono a infilare il recalcitrante giovane, mentre continua a scalciare e tirare pugni, nell'auto di servizio e ripartono alla volta del commissariato. Nel frattempo, altri tre ragazzi si rivolgono al pronto soccorso per graffi e contusioni. Vengono identificati nel corso della notte. Si tratta di B.L.S., 22 anni, di origine sudamericana, Y.T., nordafricano di 27 anni, e D.D.C., 21 anni, tutti residenti in comuni limitrofi. I tre vengono denunciati a piede libero per rissa aggravata, mentre il giovane che nel frattempo è stato accompagnato in commissariato, W.C.C., 23 anni, di origine sudamericana, viene arrestato con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Dopo una notte in cella, ieri mattina si è svolto il procwesso per direttissima, dove W.C.C. ha patteggiato la pena di otto mesi, sospesa in virtù della condizionale. Il giudice Monica Izzo ha fatto una severa ramanzina al ragazzo, che è stato costretto a scusarsi con i due agenti (uno ha riportato una prognosi di sette giorni, l'altro di tre), ai quali ha offerto un simbolico risarcimento di 150 euro a testa, accettato dai poliziotti. Il commissariato sta indagando per risalire all'identità degli altri protagonisti della rissa.

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