Rossi: «Con Grisenti un ritorno al passato»

Il leader del centrosinistra: «Possiamo vincere superando il 50%» Festa di chiusura al Forst. Pacher: «I trentini premieranno la serietà»


di Chiara Bert


TRENTO. Niente assi nella manica per l’ultimo giorno di campagna elettorale, «quelli - dice Ugo Rossi - li usano i bari, noi giochiamo a carte scoperte, quello che vogliamo fare l’abbiamo detto fin all’inizio, le svendite dell’ultim’ora non sono il nostro stile». La frecciata del candidato presidente del centrosinistra autonomista è naturalmente rivolta a Grisenti e alla coalizione di Mosna. Sulla proposta tirata fuori all’ultimo dal cilindro di Progetto Trentino - una carta dei trentini da 500 euro di benzina gratis - il candidato delle civiche Diego Mosna ieri è sembrato tirare il freno a mano («La forma utilizzata è in parte provocatoria», ha scritto sul suo blog). Ma dal centrosinistra continuano a volare bordate.

Chiusura al Forst. «Non è l’epoca degli illusionisti», ha scandito Rossi ieri sera, alla festa di chiusura della campagna elettorale al ristorante Forst. Folla di candidati e sostenitori (assente Lorenzo Dellai, impegnato in un rush finale per l’Upt tra Rovereto, Pergine, Levico e Riva), birra e spuntini. «Il Trentino è a un bivio tra due visioni di società - ha detto il candidato presidente - noi siamo per il merito e l’efficienza insieme con la solidarietà e l’equità, dall’altra c’è lo sguardo verso il passato, con un sistema di raccolta del consenso fatto di sudditanza dei cittadini, di occultamento della realtà e di rancore». Poi, a fianco di Olivi e Gilmozzi, ha incalzato: «Saremo una squadra seria». A sostegno di Rossi è sceso in campo un emozionato Alberto Pacher e il suo è sembrato un passaggio di testimone. «Domenica ci sarà un grande risultato - ha detto il presidente della Provincia - il Trentino è terra seria e i trentini sapranno riconoscere chi non vende fumo e non racconta bugie». «Sono rimasto sbigottito - ha aggiunto riferendosi alla benzina gratis - in vent’anni non ho mai sentito una cosa del genere, si è perso il senso della politica. Questa non è cosa da noi».

E anche ieri mattina all’Hotel Sporting, dove lo stato maggiore del centrosinistra aveva affiancato il candidato presidente per l’ultima conferenza stampa prima del voto di domenica, in risposta ai fuochi d’artificio grisentiani Rossi ha preferito tracciare una sorta di «agenda dei primi cento giorni» in caso di vittoria.

Patto per il lavoro giovanile. Il nostro primo impegno - ha detto Rossi - sarà un patto straordinario per il lavoro dei giovani, «i nostri azionisti di maggioranza», con Provincia, imprese e sindacati seduti a un tavolo per decidere il piano di riduzioni Irap alle aziende che creano nuovi posti di lavoro o che li stabilizzano. Il patto per il lavoro affronterà anche il tema delle tariffe, che il centrosinistra ha promesso di tenere ferme per due anni.

Accordo con Roma. «Dovremo sfruttare al meglio lo spiraglio aperto dal governo Letta per arrivare ad un’intesa finanziaria con lo Stato», avverte il leader del centrosinistra. «Su questo c’è unità d’intenti con Kompatscher, le specialità non devono essere messe in discussioni ma al tempo stesso saremo responsabili».

Trentino trilingue. L’obiettivo è portare i trentini, entro 15 anni, a conoscere tre lingue. Rossi intende mettere a punto il progetto entro 4-5 mesi dall’avvio della legislatura. «Agiremo sul versante della scuola, recuperando risorse sui fondi europei, incentivando le classi veicolari (dove le materie vengono insegnate in lingua straniera, ndr) e lo scambio di insegnanti di madrelingua anche con l’Alto Adige - ha spiegato Rossi - ma faremo anche un lavoro sui mezzi di comunicazione, sulle biblioteche e la formazione degli amministratori pubblici».

I conti. «Noi i conti li conosciamo fino in fondo e li sappiamo fare», è il messaggio a Mosna che in campagna elettorale è andato all’attacco sul debito della Provincia. «Abbiamo accantonato risorse per affrontare il cammino difficile che ci aspetta. Non siamo come chi un giorno agita lo spettro del default e il giorno dopo promette 500 euro di benzina a tutti».

Usate le preferenze. L’ultimo appello di Rossi agli elettori: «Andate a votare, è un diritto ma anche un dovere, non possiamo demandare agli altri le scelte sul nostro futuro». E ricorda: «Il consiglio provinciale fa le leggi, dunque incide. E con la nostra legge elettorale si possono scegliere le persone, quindi usate le preferenze - dice in risposta a Grillo che ha invitato a votare solo il movimento 5 Stelle - sono un grande diritto e non un modo per controllare il voto».

50% +1. Lo scoglio sarà superare il 40% che dà diritto al premio di maggioranza, dunque a 21 consiglieri su 35. «Saremo soddisfatti di una vittoria che ci consenta di governare», dichiara Rossi, «la nostra proposta può avere la maggioranza del 50% +1». Oggi giornata di silenzio elettorale, tra 48 ore la verità delle urne.

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