Roma non paga l’affitto, sfratto alla Polstrada

Cavalese, forti ritardi del ministero nelle mensilità della sede di via Cavazzal Ma intanto è già stato organizzato il trasferimento al posto dell’ex Tribunale



CAVALESE. Il ministero degli interni non paga e alla caserma della Polizia stradale di Cavalese è arrivato lo sfratto esecutivo da parte della proprietaria. E’ quanto sta accadendo nel capoluogo della valle di Fiemme dove, al Distaccamento della Polizia stradale, dislocata in un edificio privato al numero 8 di via Cavazzal ora è arrivata l’ingiunzione esecutiva di abbandono dell’immobile. Da tempo il Ministero degli Interni, competente per la Polizia di Stato non è puntuale con il pagamento dell’affitto del fabbricato. Anzi, come ha fatto sapere il consulente della proprietaria che è la signora Erica Degiampietro (figlia del noto impresario Valentino Degiampietro “ Pirata”, scomparso già da molti anni) è inadempiente e in arretrato con l’affitto.

Attraverso il proprio legale la proprietaria, che abita a Genova si è vista pertanto costretta a inviare lo sfratto. Il provvedimento è diventato esecutivo la scorsa estate, poi c’è stata la proroga di altri 6 mesi. Morale della favola: nel mese di febbraio del 2014 il Distaccamento della polizia stradale dovrà abbandonare l’edificio e sistemarsi altrove. Per fortuna, come ha fatto sapere il comandante capitano Eldorado Tallandini, attraverso il Commissario del Governo di Trento si è riusciti ad ottenere dal Ministero di Grazia e Giustizia la concessione del fabbricato sulla centralissima piazza Verdi a Cavalese dove prima c’era la sede distaccata del Tribunale ora trasferito a Trento. La Polizia dunque si sistemerà al Piano terra del palazzo che ospita sia l’ufficio delle Imposte che quello del Giudice di Pace.

Sta per concludersi dunque la lunga querelle che va avanti ormai da molti anni fra proprietaria e Ministero degli Interni che aveva accumulato anche pesanti ritardi nel pagamento dell’affitto. Secondo il comandante Tallandini il mancato pagamento non supera l’anno, ma secondo il consulente della proprietaria invece l’arretrato è molto elevato.

Si sa comunque che al Ministero era arrivata la richiesta della proprietaria per aggiornamento del canone d’affitto, per altro fermo da molti anni. Affitto che il Ministero degli Interni non intendeva onorare con la firma di un nuovo contratto, ritenuto troppo oneroso. La proprietaria così ha deciso di inviare lo sfratto, che ora è diventato esecutivo. In tal modo il fabbricato sarà liberato ed essa potrà finalmente metterlo in vendita, come cercava di far da anni, vincolata dal contratto di affitto con la Polizia di Stato.













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