collegamenti

Roma dice addio alla Valdastico Nord

Il comitato paritetico veneto-trentino, a Roma, scrive la parola fine su un progetto quarantennale



TRENTO. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione del Veneto e Provincia Autonoma di Trento hanno condiviso a Roma il documento conclusivo riguardante il corridoio infrastrutturale di interconnessione del Trentino con il Veneto: salta, di fatto, la cosiddetta Valdastico Nord, ovvero il collegamento fra la A31 e la A22. Ci saranno invece un corridoio di collegamento viario tra la Valle dell’Astico, Valsugana e Valle dell’Adige; un’ottimizzazione dei collegamenti tra la SS 47 della Valsugana e la SS 12 del Brennero, in provincia di Trento; un efficientamento dei collegamenti che percorrono la Valsugana in territorio veneto, che prevedano interventi sulla SS 47 per risolvere le criticità presenti.

Il documento uscito dal tavolo, valutando «la necessità di risolvere le congestioni di traffico presenti nell’area pedemontana veneta, risolvendo il problema della connettività verso il Trentino, salvaguardando la Valsugana», ribadisce, inoltre, essere elemento prioritario, in linea con le politiche di trasporto europee e nazionali, il rafforzamento dell’opzione ferroviaria con il tunnel di base del Brennero e l’accesso allo stesso valico.

«Si tratta - spiega l’assessore veneto ai Lavori pubblici, infrastrutture e trasporti, Elisa De Berti, soddisfatta per l’esito del confronto e dei lavori - dell’atto definitivo del Comitato Paritetico appositamente costituito lo scorso anno per affrontare i temi legati ai collegamenti infrastrutturali tra Veneto e Trentino: un documento che, prima di essere sottoposto in via preliminare al Cipe, sarà preceduto da una fase di consultazione partecipativa a livello territoriale e quindi dall’adozione di atti decisionali amministrativi da parte degli organi provinciali, regionali e statali competenti».

Il Comitato Paritetico ha concluso che «lo scenario di comune interesse consiste nel corridoio d’interconnessione infrastrutturale tra la Valle dell’Astico, la Valsugana e la Valle dell’Adige, che in territorio trentino si contestualizza anche come un collegamento tra viabilità ordinarie e, segnatamente, tra la SS 47 della Valsugana e la SS 12 dell’Abetone e del Brennero il quale presenta le ricadute positive nel contesto dei territori interregionali».

«La premessa a questa conclusione - prosegue De Berti - è stata l’individuazione da parte del Comitato Paritetico di uno scenario di comune interesse riguardante i collegamenti trasportistici tra Veneto e Trentino, così articolato: un corridoio di collegamento viario tra la Valle dell’Astico, Valsugana e Valle dell’Adige; un’ottimizzazione dei collegamenti tra la SS 47 della Valsugana e la SS 12 del Brennero, in provincia di Trento; un efficientamento dei collegamenti che percorrono la Valsugana in territorio veneto, che prevedano interventi sulla SS 47 per risolvere le criticità presenti».

“Si apre finalmente uno spiraglio per rafforzare i collegamenti infrastrutturali fra Trentino e Veneto - è la dichiarazione, al termine dell'incontro, del presidente del Veneto Luca Zaia -. Oggi è stato condiviso un importante documento che mi auguro sia il preludio alla definitiva soluzione di questo annoso problema, consentendo alla nostra regione uno sbocco a nord tanto atteso dai cittadini e dagli operatori economici”.

“Ne discuterò col ministro Delrio – ha concluso Zaia –, che ringrazio

per la disponibilità e collaborazione che ci ha sempre garantito su questa fondamentale partita, e col collega presidente del Trentino Ugo Rossi. Si va verso una soluzione condivisa che è il miglior viatico per vedere il traguardo”.













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