Rogo in Bondone, il vento non dà tregua

Già divorati circa sei ettari di vegetazione. Ieri per tutto il giorno l’elicottero ha gettato acqua sulle fiamme



TRENTO. Stanno lavorando a tutto spiano da due giorni e mezzo. I vigili volontari di nove corpi, in primis quelli di Garniga, Cimone e Aldeno, stanno sudando le proverbiali sette camicie per cercare di contenere l’incendio che si è sviluppato venerdì nel primo pomeriggio sul Bondone, a quota 1.800 metri, in località Mandretti, sopra l’abitato di Garniga. Le fiamme sono partite dopo che un fulmine si è abbattuto nella zona che è molto secca dal momento che non piove da settimane. L’incendio si è sviluppato in pochi minuti. L’allarme è stato dato subito da un abitante di Garniga, Valentino Coser, che stava fotografando la zona proprio per immortalare i fulmini. L’intervento dei vigili del fuoco volontari, quindi, è stato molto tempestivo. Però, l’area interessata dall’incendio è molto impervia e difficile da raggiungere. Si tratta di una zona caratterizzata da cespugli e mughi bassi e da qualche albero. A causa del secco, le fiamme si sono allargate molto. Ormai hanno divorato circa sei ettari di terreno. I vigili volontari stanno cercando di contenerle abbattendo gli alberi e cercando di sottrarre combustibile all’incendio. L’elicottero del corpo permanente dei vigili del fuoco ha lavorato tutta la giornata gettando sulle fiamme acqua che veniva attinta all’invaso ricavato sul Bondone proprio per l’emergenza incendi. Inoltre, i volontari hanno portato in quota dei moduli per costruire degli invasi smontabili della capacità di 7 mila litri riforniti dalla piana delle Viote con delle pompe.

Una vera e propria fatica di Sisifo, visto che il caldo non aiutava certo i vigili del fuoco. La scorsa notte l’incendio aveva ripreso vigore dopo che, sabato sera, sembrava domato. Adesso i vigili sperano di poterlo spegnere entro oggi e per questo stanno moltiplicando gli sforzi. Si spera di contenere i danni alla vegetazione. Ma il problema è dato anche dal fatto che l’acqua scivola subito via, visto che la zona interessata dalle fiamme è scoscesa e impervia. Quindi è difficile poter domare rapidamente il rogo. I volontari si stanno alternando sotto la guida del comandante di garniga, Giuseppe Coser. Le fiamme, anche durante la notte, sono ben visibili dalla città.

(u.c.)

 

 

 

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