Riva, quattro telecamere controlleranno gli accessi alla Ztl

Procede il progetto delle «porte elettroniche» per il centro. Riva sarà il primo grande comune trentino ad adottarle


di Matteo Cassol


RIVA. Se l’iter tecnico-burocratico non subirà intoppi, nel prossimo futuro a Riva verrà ampliata la videosorveglianza e, e qui starebbe la novità assoluta, sarà implementato il sistema dei “varchi elettronici”, ossia il presidio tramite videocamera (con rilevazione e trasmissione automatica alla polizia municipale della targa degli “intrusi”) degli accessi, in questo caso alla zona a traffico limitato del centro storico. Il progetto è nelle idee dell’amministrazione comunale targata Mosaner almeno dal 2011, con la prima parte di finanziamento inserita nel bilancio di previsione 2012 e la copertura (si parla di circa 150.000 euro) completata dal bilancio 2013 che di recente ha strappato l'approvazione.

L’effetto, pur in assenza di presidi o barriere fisse (a beneficio anche dell’aspetto estetico), sarà quello di sconsigliare caldamente il transito ai conducenti di mezzi non autorizzati. Come richiede la prassi, è stata già inviata al Ministero dei Trasporti la mappa del perimetro dell’area che sarà soggetta ai controlli, in attesa di ottenere il benestare (un passaggio obbligato, con la richiesta ad esempio di avere telecamere omologate). Un varco sarà installato all’ingresso dalla Gardesana Occidentale verso piazza Catena, uno sull'appena rifatto "boulevard" di viale San Francesco, uno in entrata su porta San Marco (viale Dante ovest) e uno su viale Dante est, per tener monitorato tutto il centro storico: una telecamera d’ambito terrà d’occhio tutta la zona, mentre una telecamera specifica (il cui costo a quanto pare è più o meno triplo rispetto alla versione “inerte”) leggerà il numero di targa: se questo sarà inserito nel sistema informatico non succederà nulla, mentre se dovesse transitare un veicolo privo del "via liberà" scatterà la segnalazione ai vigili urbani, che valuteranno il da farsi: regolarizzare all'interno della banca dati la targa avente diritto (se per qualche ragione essa non fosse stata ancora inserita), oppure far partire la multa. Ovviamente agli albergatori del centro sarà data la possibilità di autorizzare la targa dei propri clienti per gli effettivi giorni di permanenza, così come saranno tutelati i fornitori e i manutentori delle strutture delle vie nevralgiche della cittadina. Tutti questi meccanismi saranno perfezionati attraverso una fase di test anche abbastanza lunga (si parla di qualche mese) una volta ottenuto il nulla osta ministeriale.

Ancora da valutare quale sarà la sede operativa con i server che raccoglieranno i dati (eliminandoli dopo le canoniche 72 ore): essenziale, però, che la struttura si possa interfacciare adeguatamente con i vigili urbani, i veri destinatari e responsabili delle informazioni. Attualmente alcune telecamere standard hanno un server interno al municipio, mentre altre sono monitorate da Apm, che si candida quindi come possibile punto di riferimento anche per il nuovo sistema. Di recente sono state effettuate con la stessa Apm e con Ags delle prove di collegamento con la fibra ottica, pensando a una soluzione che garantisca funzionalità e velocità maggiore in tutte le condizioni rispetto ai normali ponti radio.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano