Ritardi sul Brennero, scatta il bonus / FIRMA

In novembre le Fs sforano ancora. E per salvare le corse firmano in 1.600



TRENTO. Ancora ritardi per chi viaggia e intanto la Provincia paga. L'assessore ai trasporti Alberto Pacher annuncia che il mese scorso è scattato il diritto al "bonus" di 10 euro per i pendolari della Ferrovia del Brennero, mentre la Valsugana è rientrata nei limiti per poco. Il Servizio trasporti pubblici provinciale, che effettua il monitoraggio mensile sull'affidabilità dei servizi ferroviari sulla base di indici di qualità e puntualità fissati dalla giunta provinciale, ha rilevato che per il mese di novembre l'affidabilità del servizio lungo la linea della ferrovia Valsugana è rientrata nei limiti di tolleranza (0,97% a fronte di un limite dell'1%) mentre la Ferrovia del Brennero, anche se di poco, è rimasta sopra il limite del 2,50%, a quota 2,61%.

Il calcolo dell'affidabilità avviene computando ritardi e soppressioni di corse (ogni minuto di ritardo rispetto al servizio programmato): il sistema dei "bonus" costituisce una "tutela" degli utenti voluta dalla Provincia come rimedio riparatorio ulteriore a quelli di cui gli utenti di ogni "contratto di utenza pubblica" possono disporre nei confronti del fornitore del servizio. Gli utenti della linea del Brennero che hanno viaggiato nel mese di novembre possono quindi ottenere lo sconto di 10 euro, rinnovando l'abbonamento presso le biglietterie di Trento Fs, Rovereto Fs e Mezzocorona Fs, dopo la compilazione di un modulo in autodichiarazione che attesta l'avvenuto utilizzo, comprovato da almeno dieci validazioni presso le stazioni ferroviarie, con abbonamento provinciale dei servizi Trenitalia sulla linea del Brennero.

Gli utenti con abbonamento settimanale o mensile potranno rinnovare l'abbonamento usufruendo dello sconto entro la fine del mese di gennaio. Dall'inizio dell'anno, solo due volte, nel mese di maggio e febbraio, sono stati rispettati sulle due linee ferroviarie i limiti massimi oltre i quali scatta il pagamento dei bonus di 10 euro a pendolari e studenti che hanno un abbonamento extraurbano. Per due volte, invece, gli sforamenti si sono registrati lungo il Brennero e sulla Valsugana: è successo nei mesi di luglio e agosto.

Il mese peggiore, per quanto riguarda la linea del Brennero, è stato agosto, con un indice di ritardo sui convogli pari al 4,36%, mentre il tetto massimo previsto (oltre il quale scatta il bonus ai pendolari) è il 2,50%. Per quanto riguarda la Valsugana, invece, il mese «nero» per i ritardi è stato gennaio, con un indice di 1,32%, mentre il tetto massimo per il bonus è dell'1%.

Intanto continua la raccolta di firme promossa da "Trentino" e "Alto Adige" per richiedere il ripristino dei trenti soppressi sulla linea del Brennero. Ieri siamo arrivati a sfiorare quota 1.600. L'allarme è scattato con l'orario invernale, che registra un lungo elenco di treni soppressi: un Monaco-Milano, l'Eurostar Bolzano-Pescara, il notturno Monaco-Pescara, un Monaco-Napoli, un Eurocity Monaco-Milano. Sparito anche il "Treno della neve" per i turisti dello sci. Unica consolazione: è rimasto il collegamento Bolzano-Roma, per il quale si erano spese non poco le due province autonome per salvare l'unico treno che unisce direttamente la nostra regione con la capitale.













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