Rissa al Prati, si aggravano le accuse 

Ai due esponenti del Blocco Studentesco contestati anche i futili motivi



TRENTO. Nuova udienza del processo a carico di due esponenti del Blocco Studentesco di Trento. Sono accusati di aver ferito tre studenti del liceo classico Prati di Trento durante una manifestazione di volantinaggio nel novembre scorso. La difesa dei tre studenti, sostenuta dall’avvocato Nicola Canestrini, muove dalle motivazioni politiche di una rissa, a causa della quale, i tre studenti finirono all’ospedale. La procura ha accolto la tesi della difesa: ora i due esponenti del Blocco Studentesco sono accusati di lesioni pluri aggravate per futili motivi. Un testimone, chiamato dagli imputati, ha fornito dichiarazioni contrastanti rispetto a quanto dichiarato nell’immediatezza dei fatti. Questo testimone, sul suo profilo instagram, inneggiava, in un post, a Buchenwald. Il post è stato intercettato dalla difesa un attimo prima che lo stesso, alla fine dell’udienza, venisse reso privato, dunque non più accessibile a tutti. Una leggerezza che è servita alla difesa per avvalorare la tesi di una rissa con feriti accaduta per motivi politici. I fatti risalgono allo scorso novembre quando, davanti al liceo classico di via S.s Trinità, un gruppo di ragazzi del Blocco Studentesco di Trento, vicino agli ambienti di destra, era impegnato in un’attività di volantinaggio. Una presenza poco gradita, da parte di uno studente che, all’epoca, pare fosse invece vicino ai centri sociali. Una parola poco gradita, sembra, l’invito di quest’ultimo ai ragazzi del Blocco, con l’invito ad andarsene. Il diverbio e quindi lo scontro fisico. Il bilancio, tre ragazzi del Prati finiti all’ospedale, affermando di essere stati presi a pugni ed a schiaffi.















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