Riqualificazione Piazza Mostra, lavori al via in autunno 

L’incontro. L’intervento è stato presentato alla Circoscrizione Centro Storico-Piedicastello L’elaborato di Michele Andreatta (Studio Campomarzio) si è ispirato ad una tela del Dürer



Trento. Rimettere in relazione la città col suo Castello, è l’obiettivo del progetto di riqualificazione di Piazza Mostra che è stato presentato lunedì sera in un'affollata sala della circoscrizione Centro Storico – Piedicastello da più cento partecipanti. I lavori partiranno in autunno. Giudicato positivo anche il fatto che ad essere protagonista di questo intervento che andrà a cambiare radicalmente l’aspetto di un’altra parte della città sia un giovane architetto trentino: Michele Andreatta dello studio Campomarzio. Da sottolineare come il concorso indetto dal Comune per la riqualificazione della piazza del 2016 sia arrivato a più di 30 anni di distanza dall’ultimo che era stato quello per costruzione del Palasport. In mezzo, era il 1991, quello mai eseguito del Polo Scolastico di Piedicastello.

Il progetto di Michele Andreatta che si è avvalso del supporto di una equipe di professionisti, è partito dalle criticità; accesso al Castello, percorso pedonale e spazi a disposizione dei visitatori in transito ed è stato ispirato da un dipinto di Albert Durer. A progetto ultimato ( non si è parlato di costi finali, di tempi di realizzazione, ma nemmeno del futuro dell’ex Questura) piazza Mostra sarà un percorso tra spazi verdi che andrà a creare una continuità ideale con quello all’interno del Castello il cui accesso sarà unicamente dalla Porta San Martino che sarà sbarrierato e che porterà i visitatori ad entrare dalla parte più antica del Castello del Buonconsiglio per uscire da Porta San Vigilio in corrispondenza della quale, ci sarà anche l’attraversamento pedonale. Spostando a fianco dell’ex Questura il parcheggio dei pullman si potranno allargare i marciapiedi portandoli a 2 metri di larghezza. Cambierà anche lo spazio esterno alle scuole Sanzio togliendo la cancellata in ferro e portando il marciapiede fino sotto la facciata della scuola. Si avrà così una soluzione di continuità con la parte pedonalizzata di Via San Martino che finirà per valorizzare sia un fabbricato scolastico di valore storico che il Castello del Buonconsiglio. Detto del contorno, arriviamo a piazza Mostra dove saranno conservati tre dei quattro alberi esistenti, sarà tutta zona Ztl e resteranno il parcheggio per le biciclette e 21 stalli riservati ai residenti – contestati perché c’è chi vorrebbe una piazza totalmente interdetta al traffico. La piazza sarà divisa in tre moduli. Il primo sarà quello di fronte all’ex Questura, il secondo di fronte a Porta San Vigilio ed il terzo davanti a Porta San Martino dove sarà valorizzato un terrapieno che permetta di osservare lo spazio antistante, piazza e scuole Sanzio, da una nuova prospettiva e verrà così recuperata la configurazione degli anni ‘20. Questa parte della piazza sarà quella che potrà ospitare manifestazioni, concerti e attività varie. Infine la pavimentazione: porfido e pietra rossa con dei cordoli che andranno a differenziare i diversi ambiti della piazza. L'assessore Gilmozzi ha sottolineato l’importanza di un progetto condiviso il cui iter è iniziato nel novembre del 2016 con un bando di concorso aperto per favorirne la partecipazione: 21 i progetti presentati, 10 quelli che hanno superato la selezione, fino ad arrivare all'approvazione del progetto il 27 dicembre del 2018. Il 31 ottobre dello scorso anno è arrivata anche l’approvazione dei Beni Culturali, dando il tempo all’amministrazione comunale si mettere a bilancio un intervento per 1 milione 800 mila euro. C’è stato chi ha contestato la sproporzione tra questa cifra e i 12 milioni indirizzati sul nuovo impianto natatorio. D.P.













Scuola & Ricerca

In primo piano

società

In Trentino più famiglie unipersonali e con un solo genitore

L’analisi dell’Istituto di statistica per la Giornata internazionale delle famiglie: dimezzati i giovani sposati con figli (dal 44 al 21%), l’età media di uscita dal nucleo di origine è di 27,4 anni per i maschi e 25, 4 per le femmine (sotto la media italiana)