TRENTO

Rifiuti, nuova rivoluzione a Trento

Bidoni per 12 mila famiglie. Realis Luc in commissione ambiente: «Le lettere partiranno ai primi di maggio Contenitori singoli consegnati a chi abita in condomini fino a 13 appartamenti»


Sandra Mattei


Dai primi di maggio arriveranno a 12 mila famiglie di Trento le lettere per una nuova rivoluzione della raccolta dei rifiuti. Le famiglie che avranno il proprio contenitore personale per il residuo passeranno così dalle 17 mila attuali a quasi 30 mila. Saranno interessati i condomini fino a 13 appartamenti.

L’annuncio è stato dato da Carlo Realis Luc, responsabile del settore Ambiente per Dolomiti Energia alla commissione comunale delegata ai problemi ambientali riunita ieri e presieduta da Gianni Festini Brosa. Presenti anche l’assessore competente Andrea Robol e la dirigente Luisella Codolo.

I criteri di recupero del residuo sono stati modificati, come ha spiegato Robol, per l’esigenza di organizzare una raccolta più puntuale e responsabile. Un fenomeno da combattere quello dei furbetti che portano i propri sacchetti delle immondizie in luoghi pubblici, di preferenza nelle periferie della città o nei cestini pubblici. Ora la modifica del regolamento comunale passa alla fase pratica ed i contenitori individuali del residuo, finora in dotazione ad edifici fino a 4 utenze, passeranno a quelli con 13. Le lettere partiranno i primi di maggio, mentre gli amministratori dell’Itea, le circoscrizioni e gli amministratori di condominio sono già stati informati. «Oltre alle lettere - ha precisato Realis Luc - saranno esposti degli avvisi 48 ore prima la consegna dei nuovi contenitori. Quest’ultima avverrà grazie a personale ad hoc: sono state assunte dieci persone che avranno il compito di portare direttamente alle famiglie i contenitori, in fasce diverse della giornata in modo da non costringere gli interessati ad attendere tutta la mattina la consegna».

Terminata l’operazione di consegna dei nuovi bidoni, che sono di due tipi da 13 chili o da 120, le utenze domestiche con il proprio contenitore saranno il 52 per cento del totale.

Oltre all’annuncio di questo nuovo corso, gli argomenti all’ordine del giorno hanno riguardato anche alcuni problemi legati all’inciviltà che ancora si riscontra nella popolazione sullo smaltimento dei rifiuti. In Bondone, è stato riferito, si sono verificati non pochi problemi da quando è stata introdotta la nuova modalità di raccolta con contenitori a calotta per il residuo. «Alcuni di questi - ha detto Realis Luc - sono stati addirittura manomessi e non poche irregolarità si sono verificate nella raccolta degli imballaggi e della carta».

Altro fenomeno diffuso è il furto nei Crm, soprattutto di elettrodomestici e rifiuti elettronici. Ci sono coppie che sono ormai organizzate e fanno il giro dei vari Crm, sfidando e minacciando anche gli operatori che tentano di ostacolarli. Il responsabile di Dolomiti Ambiente ha riferito che saranno incaricati dipendenti della Ronda Atesina di tenere sotto controllo i sei Crm della città. Il consigliere Corrado Bungaro ha proposto che i furti ai Crm, opera sicuramente di disperati, potrebbero essere risolti dando a questi cittadini la possibilità di aree di scambio. A questo proposito Luisella Codolo ha chiarito che il piano provinciale rifiuti sta studiando il problema: «Una soluzione - ha detto - potrebbe essere di coinvolgere cooperative sociali che però dovrebbero attrezzarsi con capannoni per lo stoccaggio, con costi non indifferenti. Ma la norma è rigida: se un oggetto va al Crm diventa rifiuto e come tale va trattato». La soluzione insomma è di là da venire.













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