Rifiuti differenziati, impennata di multe a Rovereto

Negli ultimi dodici mesi ne sono state fatte 95 e dal 2010 il numero delle sanzioni è cresciuto di oltre il 1000 per cento


di Paolo Tagliente


ROVERETO. Roveretani, popolo di virtuosi nella raccolta differenziata? Ni. Fino ad un paio di anni fa, infatti, si sarebbe potuto pensare che i residenti di capoluogo e frazioni fossero abbastanza virtuosi. Poi, invece, è bastato che l’amministrazione decidesse di rendere più attenti i controlli, formando ben 13 agenti con corsi specifici, e il numero delle multe è aumentato moltissimo. Negli ultimi dodici mesi le sanzioni sono state 95 e, dal 2010 al 2012, l’aumento è stato di oltre il 1000 per cento. Per farlo hanno stretto un’alleanza con Dolomiti Energia e, insieme ai tecnici, gli agenti si trasformano in veri e propri detective a caccia di indizi: una busta con un indirizzo, una fattura, qualsiasi cosa che consenta di risalire al “produttore” di quei rifiuti. Naturale che in questo tipo di attività non manchino gli aneddoti. Come quel roveretano che s’è presentato al Comando per protestare contro la sanzione di 59 euro. Nulla di strano se non fosse che gli “investigatori” erano arrivati a lui dopo aver trovato nella sua spazzatura un estratto conto della banca con cifre a sei zeri. Un milionario, insomma.

A mostrarsi più restii sono soprattutto i cittadini stranieri provenienti da paesi in cui la cultura della differenziata non è ancora arrivata e, spesso, fatica a capire perché i prodotti debbano essere divisi per tipologia di materiale. Ma anche chi vive da sempre qui sembra poco attento alle regole e non molto propenso ad abbandonare le vecchie abitudini. Un esempio su tutti: ora le sterpaglie e l’erba frutto della pulizia e della cura del giardino non possono più essere accatastate e bruciate vicino a casa, ma conferite al Centro Raccolta Materiali. Cosa che non è ancora spontanea. E purtroppo certe leggerezze possono costare caro: gli agenti al comando di Marco D’Arcangelo compiono quotidiani servizi di controllo su tutto il territorio, in divisa, qualche volta anche in borghese, e i servizi vengono svolti in tutte le zone della città.Le sanzioni vanno da un minimo di 38 euro e aumentano in base alla tipologia e l’entità del materiale erroneamente conferito. Come è giusto che sia, infatti, chi getta per una svista il barattolo dello yogurt nella carta non può essere trattato come chi cerca di liberarsi di materiale edile, scarto di una ristrutturazione (cosa che capita più spesso di quanto si possa pensare), gettandolo nel cassonetto del vetro. Ma i 13 agenti non sono stati preparati solo per indagare e sanzionare, ma anche per educare. Da tempo, infatti, con specifiche lezioni nelle scuole cittadine, insegnano ai più piccini a dividere i rifiuti per tipologia, preparandoli a diventare cittadini attenti in futuro. E magari insegnare a loro volta le egole a mamma e papà.

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