Rifiuti abbandonati: oltre 50 contravvenzioni a Trento

I risultati della nuova differenziata però sono ottimi: a febbraio oltre il 73% dell’immondizia è stata avviata al circuito del riciclaggio. Contento Marchesi


di Giuliano Lott


TRENTO. Sono già oltre la cinquantina le sanzioni affibbiate ai “furbetti” dei rifiuti: quelli che abbandonano sacchetti di immondizia e sono stati tracciati grazie ai rifiuti stessi, e soprattutto quelli che sono stati sorpresi mentre cercavano di disfarsi di sacchetti “irregolari”. Ma si tratta di una ristretta minoranza, spiega l’assessore Michelangelo Marchesi: «É con buona probabilità la stessa gente che la differenziata non la faceva nemmeno prima. Con il nuovo sistema avviato a gennaio però sono migliorati i risultati: a febbraio la percentuale di rifiuti non avviati in discarica ha raggiunto quota 73,8% per un totale di 1004,5 tonnellate. La media annua, dunque, si attesta sopra il 70 per cento ed esattamente a 71,8 per cento. Se escludiamo il rifiuto indifferenziato che deriva dallo spazzamento delle strade, la percentuale in febbraio è del 75,7%. Non male, se si pensa che abbiamo chiuso il 2012 con una percentuale del 67,5%».

Dopo le prime difficoltà, il sistema sta rodando e le le cifre segnalano un buon andamento, superiore rispetto allo scorso anno, che il Comune considera come un risultato dell’introduzione del nuovo sistema di raccolta. «Un incremento ce lo aspettavamo - commenta Marchesi - ed è dovuto in parte al sistema di tariffa puntuale, che premia chi produce meno rifiuti: in questa maniera fanno la raccolta nella maniera giusta non solo gli ecologisti convinti, ma anche gli altri, stimolati dall’opportunità di un risparmio. Ma il cambio di sistema non è stato così impattante, in fondo è cambiata solo la modalità di alcuni conferimenti, passati al modello “porta a porta”». Marchesi spiega la ratio delle multe: «Non derivano dalla volontà di dimostrarsi inflessibili, quanto piuttosto dalle richieste dei cittadini che fanno la raccolta seguendo le regole. Sono loro a insistere perché i trasgressori vengano sanzionati. Principio che peraltro condivido»

Nei primi due mesi di quest'anno è anche diminuita la produzione totale di rifiuti, passata da 9.141,54 tonnellate a 8.564,27 tonnellate: un calo del 6,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012. Il residuo si è invece ridotto del 18,5 per cento, passando da 2.964,88 tonnellate a 2,415,44 tonnellate. «L’impressione è confortante -commenta l’assessore -. La qualità del materiale raccolto è in linea con gli anni precedenti. Riteniamo tra ’altro che questi risultati siano migliorabili sotto il profilo della qualità del conferito. Nel corso dei controlli, che verranno intensificati, abbiamo scoperto che nel sacchetto Tares i trentini mettono cose che potrebbero avviare agli altri canali del riciclaggio».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano