Furbetti maldestri

Rifiuti abbandonati a Trento Nord: ma dentro c’è pure l’indirizzo di casa

Mauro Fedrizzi continua a documentare: “Traslochi in nero o gente che svuota le cantine. Chiamerò i numeri di telefono che ho trovato”


Daniele Peretti


TRENTO. Ancora un caso di immondizie abbandonate ma questa volta non solo con l'indirizzo di casa, ma anche con una tessera sanitaria, un bancomat scaduto, e numerosi numeri di telefono che rendono decisamente facile identificarne i proprietari.

Siamo a Trento Nord all'ingresso della ditta di Mauro Fedrizzi che instancabilmente ha girato un video su tutto quanto ha trovato questa mattina (11 ottobre). “Verrebbe quasi da pensare che possa essere una sorta di attacco alla mia persona che da mesi denuncia e raccoglie le immondizie abbandonate a Trento Nord. Poi però trovare indirizzi e documenti intatti, insieme a scontrini fiscali dello scorso anno con tanto di codice fiscale, fa pensare a qualche maldestro furbastro che pensava di risolvere un suo problema, scaricandolo su altri”.

Adesso cosa farà? “Al solito" cernirò" le immondizie, ma solo dopo aver telefonato a tutti i numeri telefonici che ho trovato e magari essere andato a conoscere quella signora che abita in collina ed alla quale sembrerebbe appartenere tutta questa roba”.

Che idea ha di questi abbandoni? Tra l’altro per scaricare una lavatrice ci vuole una macchina ed un minimo di organizzazione. “L’ho già detto per me i responsabili sono quelli che fanno i traslochi in nero che pur di prendere il lavoro, garantiscono anche lo smaltimento di quello che si vuole gettare, ma poi non sanno come fare. Oppure chi sgombera cantine e solai che si trova nella stessa situazione. Sarebbe bello che i proprietari di fronte a fatti come questi raccontassero come esattamente sono andate le cose.” 













Scuola & Ricerca

In primo piano

Il dramma

Due giovani hanno perso la vita in due distinti incidenti in Alto Adige

Ieri, domenica 5 maggio, Raphael Wieland è morto a 14 anni lungo la statale a sud di Bressanone, in sella alla moto del padre (quest’ultimo rimasto gravemente ferito) in uno scontro con un’auto. Nella notte tra il 4 e il 5 maggio Jakob Kahn di 20 anni si è schiantato con la sua vettura in Val Casies