Rifiuti a Campiello, no dei Comitati

E il sindaco Passamani: «Più logico convogliare al Cirè gli scarti pericolosi»


Antonio DeCarli


LEVICO TERME. Un Centro raccolta materiali - Crm per la raccolta dei rifiuti pericolosi non al Cirè ma a Campiello? Un «no» deciso arriva dagli ex comitati antipuzza. E il sindaco di Levico Gianpiero Passamani chiede rispetto per la città.

"Ogni decisione che riguardi il nostro territorio - dice Passamani - va presa con il nostro consenso, senza che altri (il sindaco di Pergine, ndr) prefigurino soluzioni che, guardando al passato, sono impossibili".  La querelle tra il sindaco di Pergine e Francesco Pergher, presidente di Amnu (società partecipata da vari comuni e in particolare da Pergine e da Levico Terme, con Luciano Luchi vicepresidente), sta rimettendo in fibrillazione gli agguerriti comitati, costituiti all'epoca della puzza provocata dall'impianto di bio-compostaggio di Campiello.

I sindaci di Levico e di Novaledo lamentano il fatto che, senza consultarsi con loro, il sindaco di Pergine Corradi ha indicato una possibile collocazione del Crm nell'ex impianto di bio-compostaggio. "Ci è stato garantito che non ci sarà puzza - ha dichiarato al Trentino Corradi - l'area è pubblica e inutilizzata. Il costo è minore rispetto all'esproprio di 10.000 metri quadrati di proprietà privata al Cirè".

Passamani commenta: "Premesso che in sede Amnu ho valutato la proposta della Provincia di localizzare il Crm al Cirè convinto che fosse una scelta condivisa con Pergine, abbiamo tutti pensato che era anche più logico raccogliere quel tipo di rifiuti il più vicino possibile a Trento, dove poi verranno portati, piuttosto che portarli dal Pinetano o dalla Val dei Mocheni o da Pergine fino a metà Valsugana e riportarli indietro. Io non dico assolutamente che il Crm deve essere fatto a Pergine, ma con la stessa logica pretendo altrettanto rispetto per la mia comunità, che ha già sofferto con la vicenda dell'impianto mal funzionante del bio-compostaggio e ha accettato a suo tempo il grande depuratore ai Sameari".

Intanto, i comitati antipuzza sono pronti a mobilitarsi e fanno sapere che intorno all'area pubblica a Campiello ci sono colture di piccoli frutti e che nel 2009 (al tempo dell'acquisto dell'impianto da parte della Provincia) il governatore Dellai garantì la conversione della struttura con l'eventuale lavorazione di prodotti che non avrebbero dato alcun problema.













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