Riaperta la cappella di San Rocco

Riva, da ammirare gli stucchi e l'affresco che decorano la volta dell'abside



RIVA. Il restauro della cappella di San Rocco, nell'omonima piazzetta appena fuori porta Bruciata, curato da Cinzia D'Agostino per la Soprintendenza dei Beni architettonici della provincia e presentato martedì 16, giorno appunto di San Rocco, nel corso d'una cerimonia cui hanno presenziato autorità locali e provinciali, i tecnici e l'arciprete don Binda, proprietario dell'edificio, ha permesso a rivani ed ospiti di scoprire la bellezza ignorata e trascurata di quel che resta del tempietto.

Della chiesa, consacrata nel 1574 per adempiere ad un voto della città risparmiata dalla peste di sessant'anni prima, ed eretta negli anni immediatamente successivi al Concilio di Trento nella porzione di città dove maggiore era la presenza degli ebrei, Gian Carlo Maroni nell'immediato primo dopoguerra ha eliminato la navata danneggiata dai bombardamenti, lasciando in piedi solo l'abside con la volta affrescata, l'altar maggiore e la sacrestia.

Più che la combinazione delle pietre dell'altare (i cui arredi sono stati spostati al museo) è stupefacente la qualità degli stucchi, angioletti dalle figure e dalle espressioni diverse, rifiniti con un'accuratezza ed una precisione di dettagli che, distanti come restano dall'osservatore, richiedono per essere apprezzati in pieno il supporto delle riproduzioni offerte nella sacrestia dai nove pannelli in cui è sintetizzata la storia dell'edificio e del restauro.

Il recupero della sacrestia - riservata per decenni ad impianti dell'Amsea (poi Ags) - rappresenta il primo passo dell'uscita dal centro storico degli impianti dell'azienda elettrica. La smobilitazione completa avverrà nel prossimo inverno e valorizzerà ulteriormente l'abside. Dietro l'edificio sacro, a nord, negli anni Ciquanta è stato costruito un brutto magazzino, ora demolito per metà, che ancora ospita la cabina di distribuzione della corrente a 6000 volt che alimenta Nago-Torbole e quella da 20mila destinata alla città. Appena sarà possibile effettuare i collegamenti con la nuova cabina ubicata all'interno del parcheggio Monte Oro, la baracca verrà finalmente rasa al suolo.













Scuola & Ricerca

In primo piano