la visita del premier in regione

Renzi: "Avanti tutta sulle riforme"

E' iniziata da Bolzano la giornata regionale del presidente del Consiglio. Contestazione degli studenti fuori dal Rainerum, cameraman della Rai colpito da una bottiglia. Poi la visita alle celle ipogee in valle di Non, l'incontro a Sanbapolis di Trento e al Mart di Rovereto



TRENTO. Mantenere e rafforzare l'autonomia e l'identità dentro una cornice da condividere, un'Autonomia insomma da valorizzare: questo in sintesi il messaggio del presidente Matteo Renzi in visita nella nostra Regione. "Avevamo promesso che non soltanto non avremmo tolto nulla alla specificità di queste terre ma, al contrario che queste specificità le avremmo valorizzate": ha detto il presidente del Consiglio dei ministri durante l'incontro con i presidenti delle Province autonome di Trento e di Bolzano Ugo Rossi e Arno Kompatcher.

Il premier ha preso inoltre l'impegno di fare una verifica puntuale, all'interno del percorso di riforma costituzionale e in un tavolo di lavoro condiviso, non escludendo nemmeno la possibilità di dare qualche delega in più nei settori dove si sta lavorando bene. Le autonomie vogliono fare la loro parte nel cammino che il Paese sta compiendo - ha aggiunto il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi secondo il quale "le autonomie speciali non si sentono estranee rispetto al cammino che il nostro Paese sta facendo.

Renzi alle celle ipogee di Melinda: complimenti, un luogo straordinario

“Complimenti, un progetto interessante che non conoscevo”. Il premier Matteo Renzi si è ritagliato lo spazio per una visita alle celle ipogee di Melinda nella sua intensa giornata in regione. Nelle gallerie scavate e lasciate vuote dal cementificio Tassullo si sta sperimentando la conservazione di mele in ambiente ipogeo, che permette un notevole risparmio di energia, ambiente e occupazione del suolo. Tunnel che ospiteranno anche un data center tra i più grandi in Italia. Due buoni motivi per scendere in elicottero in Val di Non, proveniente da Bolzano, per visitare questo luogo prima di proseguire per Trento e poi Rovereto. Il presidente di Melinda Michele Odorizzi ha accolto il premier ringraziandolo per la presenza, insieme al consiglio e al direttore di produzione Franco Paoli. “Il Trentino viene spesso dipinto come terra di privilegi – ha esordito Odorizzi – ma questo è un esempio di sviluppo di innovazione e tecnologia che dimostra la nostra capacità di organizzazione e visione di futuro”. Il presidente del Consiglio ha voluto essere informato sull’andamento commerciale del settore, sulle varietà presenti in valle, e sulle motivazioni che hanno portato al progetto di conservazione in galleria. Svelando anche un ricordo personale dell’infanzia: “mia mamma mi dava sempre le golden da piccolo”.

Con umiltà ma anche con un pizzico di orgoglio vogliamo cercare di dare un contributo positivo, come l'esperienza dimostra. Lo vogliamo fare dentro un percorso pattizio, di collaborazione con lo Stato e con il Governo, all'interno della riforma costituzionale rispetto alla quale ci sentiamo impegnati a lavorare con il nostro Paese. Credo che questo sia il modo migliore per valorizzare il futuro dell'Italia". Con i due governatori il premier Renzi ha discusso dell'aggiornamento del cronoprogramma legato al percorso per aggiornare l'Autonomia.

Renzi ai ricercatori Fbk: abbiamo bisogno di voi, non lasciateci soli

"Il lavoro pionieristico che ha impostato qui Bruno Kessler non solo oggi può proseguire, con la guida di Francesco Profumo, ma può essere d'esempio per l'intero Paese. La Provincia di Trento in questo è un simbolo. Abbiamo bisogno di gente come voi". Con queste parole il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha salutato i ricercatori dell'Fbk di Povo, al termine della sua breve visita di oggi pomeriggio. "Non abbiamo bisogno di gente che si piange addosso - ha detto Renzi - ma che innova, che sperimenta, che è mossa dal desiderio di cambiare. Anche prendendo qualche volta delle cantonate, se del caso, perché rientra nel gioco. Ma con il gusto di provarci. Non lasciate i soliti politicanti da soli. Ho saputo che qui entrano 3 milioni dai privati, 17 dall'Europa, 30 dalla Provincia. Dobbiamo insistere su questa strada, fare entrare ancora più risorse da fuori. So anche che da qui sono nate 86 start up. Ci rivedremo presto per festeggiare la centesima".

“Abbiamo bisogno di una riforma seria per tutto il Paese” ha poi detto Renzi prima di lasciare Bolzano per trasferirsi in Trentino per la prosecuzione della sua visita, prima in val di Non dove il premier ha visitato le celle ipogee rimanendone affascinato e parlando di "luogo straordinario" e poi a Trento a Sanbapolis dove Renzi è stato accolto anche dalla protesta di un gruppo di sindacalisti di base e di cittadini.

L'Expo è una grande occasione, ha sottolineato il premier: “Una possibilità per tornare a investire in Italia. Bisogna solo crederci. Quante aziende hanno bisogno di copiare questo percorso? Non solo, pensiamo anche alla pubblica amministrazione. Ci arriveremo anche lì con grande determinazione. Oggi è questa la sfida dell'Italia. Il nostro Paese deve essere in testa”. Un cenno va anche alle proteste. “Ci sono tanti problemi, è vero, però chi fa solo l'elenco delle proteste rimane a crogiolarsi nelle sue lamentele. Il punto è se siamo in grado di uscire da questo clima di rassegnazione”.

Renzi, l'arrivo all'aeroporto di Bolzano

in volo con il presidente del consiglio sul'aereo proveniente da Roma c'erano Lorenzo Dellai, Gianclaudio Bressa, Mauro Ottobre, Michele Nicoletti e Daniel Alfreider

Inevitabile una stoccata a Matteo Salvini atteso pure lui a Bolzano e Trento tra oggi e domani. “Lasciatelo venire a fare collezione di una nuova felpa. Accoglietelo come siete capaci voi: ospitali”. Si riflette, inoltre, sul concetto di responsabilità. “Basta con la cultura dell'Io non c'entro. La legge elettorale è sul modello di quella per i sindaci e serve a governare, a dare a qualcuno una responsabilità. Abbiamo la legge elettorale, una riforma del lavoro e arriveremo a una riforma dell'amministrazione. L'architrave per muoversi”.

Ribadita la necessità di investire sulla scuola. “Il primo compito è educare i cittadini. Il modello che oggi c'è in Italia non funziona. Bisogna avere il coraggio di dirlo. Non possiamo difendere anche quello che non funziona. Il 44% di disoccupazione giovanile ci dice questo. Il modello della Buona Scuola è una delega esattamente a copiare l'Alto Adige. Io non sono un grande genio e sono dell'idea che quando ci sono degli strumenti che funzionano si copiano”.

La protesta a Bolzano. Intanto fuori dal Rainerum c'è stato un fitto lancio di uova da parte degli studenti che protestano. Colpita anche la facciata del Duomo. Una bottiglia lanciata dagli studenti ha colpito e ferito un cameraman della Rai.













Scuola & Ricerca

In primo piano