Il 30 settembre saranno presentate alla Corte di Cassazione

Referendum, ultimi giorni per raccogliere le firme


Jacopo Tomasi


TRENTO. La raccolta firme per il referendum "anti-porcellum" sta entrando nel vivo. Ne servono 500.000 e a livello nazionale ne sono state raccolte finora 380.000. In Trentino è stata superata quota 5.000 e nei prossimi giorni l'attività dei referendari continuerà senza sosta. Il tempo, però, stringe visto che le firme andranno consegnate qualche giorno prima della scadenza finale, prevista per il 30 settembre prossimo.

Chi non ha ancora firmato, ma è interessato a farlo può scegliere tra due possibilità. A Trento e in diverse località della provincia sono previsti gazebo delle realtà che sostengono il referendum. L'Italia dei valori, che fa parte del comitato promotore, avrà i suoi stand in città fino al 28 settembre. L'altra opzione per i cittadini è rappresentata dai Comuni: basta presentarsi negli uffici comunali e chiedere dove si può firmare per il referendum che intende abrogare la legge elettorale. Soprattutto nei Comuni è probabile che la raccolta firme termini qualche giorno prima rispetto alla scadenza per inviare tutto il materiale in tempo alla Corte di Cassazione.

In Trentino, comunque, la campagna referendaria sta andando meglio del previsto. Solo l'Italia dei valori, rende noto il segretario Salvatore Smeraglia, ne ha raccolte 3.700. Attivi anche Sinistra ecologia libertà e Verdi, oltre all'Upt. La Ual - Union autonomista ladina - invita tutti i cittadini ad andare a firmare. Si sta mobilitando, come a livello nazionale, anche Fli del Trentino.

Ha aderito, ma con una certa freddezza, il Pd. «L'attuale legge elettorale - commenta il segretario Michele Nicoletti - è la peggiore che la Repubblica italiana ricordi e per questo abbiamo presentato in Parlamento un ddl per modificarla. Un'alternativa può essere rappresentata dall'iniziativa referendaria e quindi volentieri diamo una mano nella raccolta delle firme». Oltre ai partiti, molte le associazioni e i comitati che si stanno mobilitando: i giovani delle Acli, "Acqua bene comune", La Bussola di Ala.  L'obiettivo di tutti è abolire il porcellum, che di fatto ha impedito ai cittadini di scegliere gli eletti, lasciando carta bianca alle segreterie dei partiti.













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