Recinzioni elettriche contro l'orso

«Trappole» fai-da-te degli allevatori trentini col contributo della Provincia


Luca Petermaier



TRENTO. Inutile chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati, così come potrebbe sembrare inutile chiedere gli indennizzi alla Provincia per i danni provocati dalle incursioni dell'orso quando ormai capre, pecore e galline sono già diventate succulento banchetto dei plantigradi girovaghi del Trentino.
Mica stupida come idea. E infatti alcuni piccoli allevatori e contadini della provincia hanno pensato bene che forse è meglio usare i fondi messi a disposizione da Piazza Dante per difendersi dagli orsi anziché usarli per ricomprarsi animali che possono diventare essi stessi nuove prede per gli affamati plantigradi.
Sì, ma come proteggere le proprie bestie da quei bestioni assetati di carne fresca? Con recinzioni elettriche entro cui contenere i propri animali proteggendoli dalle incursioni dei plantigradi che - di fronte alle scosse trasmesse dai recinti - in teoria si dovrebbero allontanare alla ricerca di prede un po' più facile da azzannare.
Il Servizio foreste e fauna della Provincia ha già autorizzato alcune di queste opere di prevenzione. Lo ha fatto anche di recente concedendo un contributo pari al 60% rispetto al valore dell'opera in favore di tre allevatori, uno di Carisolo, uno di San Lorenzo in Banale e uno di Mori. Zone che - da tempo - sono abituate ad avere a che fare con l'orso e le sue scorribande.
Il contributo della Provincia è variabile a seconda della richiesta del contribuente, ma parliamo pur sempre di poche centinaia di euro a testa: pochi soldi per un risultato che - si spera - duri nel tempo. Almeno 8 anni: questa è infatti la durata minima indicata dalla Provincia per concedere il contributo.
Per i danni provocati dagli orsi, nel 2010 la Provincia autonoma di Trento ha liquidato 118 mila euro di indennizzi, più del doppio rispetto al 2009. Un dato che fa riflettere e che - se l'idea dei recenti elettrificate si espandesse sul territorio - potrebbe essere drasticamente abbattuto.

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