Ragazzo disperso e recuperato in Val di Fiemme

Un’altra emergenza notturna per il Soccorso alpino. Che adesso chiede: “Nessuno vada su piste chiuse”



Ad una settimana di distanza dall’incidente della motoslitta all’Alpe Cermis, che ha causato sei vittime, il Soccorso alpino della Val di Fiemme è stato impegnato in un’operazione di ricerca e recupero di un ragazzo tedesco che, assieme a un amico, si era attardato al rifugio Ganischgeralm, sulle piste dell’Alpe di Pampeago. Verso le 18 di ieri i due ragazzi avevano lasciato il rifugio, ma si erano persi a cause del buio, mentre stavano scendendo lungo la pista Val Todesca. Uno dei due era però riuscito a raggiungere la stazione a valle. Non vedendo arrivare l’amico aveva chiamato il 118, che a sua volta aveva allertato la squadra del Soccorso Alpino della Val di Fiemme. L’operazione si è risolta abbastanza velocemente con il ritrovamento del ragazzo lungo la pista. «Mi preme sottolineare - ha commentato Claudio Iellici, capo stazione della Val di Fiemme - che, dopo la chiusura degli impianti nessuna persona, a parte gli addetti alla battitura delle piste o il personale di servizio in genere, dovrebbe avere accesso alle piste da sci che durante la notte si trasformano in un vero e proprio cantiere dove è permesso l’accesso ai soli addetti ai lavori. Io spero che dopo la tragedia del Cermis, qualcosa si muova sotto questo aspetto per non assistere più a simili disgrazie. Auspico, inoltre, che si faccia maggiore chiarezza sulle normative».













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