Quei tre giorni della «grande nevicata»

Il regista Alessandro Cagol ha realizzato un video e una mostra sul 1985. «Vi farò fare un salto indietro di 30 anni»


di Luca Marognoli


TRENTO. Di quei giorni ricorderete l'atmosfera ovattata e silenziosa nelle strade solitamente invase dal traffico, la prolungata chiusura delle scuole che regalò agli studenti un inatteso supplemento di vacanza a dieci giorni dalla Befana o i cittadini che facevano fondo in piazza Fiera. Ma vedendo il film sulla grande nevicata del 1985 – realizzato da Alessandro Cagol, regista e titolare della Videoframe Multimedia di Trento - scoprirete che in giro c'erano ancora molte 500, 127 (pure la Simca 1000, vi dice lui) che i giornali erano in bianco e nero e che quando uno si metteva le mani in tasca non era per estrarre il cellulare.

Anche le telecamere amatoriali erano un sogno avveniristico, cosa che ha reso non facile il reperimento delle testimonianze video. «All'epoca c'era ancora il Super 8: la svolta tecnica arrivò solo nel 1988, con le telecamere amatoriali e semiprofessionali Vhs e Super Vhs. Oggi, con i cellulari, ci sarebbe materiale per fare una enciclopedia».

L'idea è nata, come spesso capita, per caso. «Alla Grande sfida c'era un gioco con domande storiche sulla città e una era sulla data della grande nevicata. Porca miseria, mi sono detto: il 13 gennaio 2005 saranno 30 anni. Io sono un po' pazzo: credo che con poche risorse si possono fare cose belle, anche per la città. Quello che conta sono le idee. Così ho pensato di fare un video, con la paura di non trovare immagini: alla fine ci sono riuscito grazie all'archivio storico di Tva, di Rttr, della trasmissione Pietre Vive e della Rai nazionale e grazie all'aiuto di due amatori in particolare».

Il filmato è a firma di Cagol «ma per il montaggio - precisa - mi sono confrontato con Marco Benvenuti, uno dei montatori più bravi in Italia».

Non contento, Alessandro ha poi contattato l' amico fotografo Roberto Bernardinatti per realizzare anche una mostra fotografica. «Lui ha coinvolto i fotografi dei giornali, in modo da recuperare materiale. Oltre al vostro Panato, hanno contribuito Rossi, Faganello, Zotta e Rensi, per un totale di una settantina di immagini, mentre altre 40 sono arrivate da 11 privati diversi».

L'organizzazione dell'evento è avvenuta a ritmi vorticosi: «Tutto è durato 2 mesi e mezzo: infatti siamo un po' provati. Non è un'iniziativa a scopo di lucro, ma fatta con la gente e per la gente. Le testate potranno mettere tutto su carta e online. Il sito internet www.nevicata1985.it (costruito in un'ora e mezzo con l'amico Antonio Gravini il 7 dicembre) ha avuto 1400 visite in meno di tre settimane. Il video è finito, ma per consegnare le proprie foto (scannerizzate a info@nevicata1985.it oppure a mano al Trentino e agli altri media) c'è tempo fino al 31, grazie a una proroga del termine di 10 giorni». «Quando ho chiesto al sindaco se l'idea gli piaceva - continua Cagol - ne è stato entusiasta: abbiamo ottenuto la sala di rappresentanza per la prima del film e la sala della Tromba per la mostra. Qui ci sarà l'inaugurazione, alle 20 del 16 gennaio, 30 anni esatti dalla fine della nevicata: verranno proiettate immagini tratte dal video e dalla mostra». Quest’ultima durerà da sabato 17 a venerdì 23 gennaio: «Sarà divisa per periodo (prima, durante e dopo) e per fotografo e testata giornalistica».

Il progetto riguarda Trento, «perché ha il record di avere avuto 1 metro e 44 centimetri in tre giorni solo, in una città di 196 metri sul livello del mare. Ciò in virtù di una particolare condizione atmosferica, che verrà spiegata nella mostra».

Nel filmato ci saranno anche delle testimonianze, «come quella di una persona anziana che ricorderà le nevicate di un tempo, a fine anni 20 e fine anni 50. Una ogni trent’anni: a proposito - aggiunge Cagol -, la settimana prossima secondo mio fratello Mauro, che ha una stazione meteo, la temperatura scenderà a -15...» Potrebbe quindi ripetersi la grande nevicata? «Serve una serie di fattori concomitanti. Per avere la neve, l’aria fredda da nord deve incontrare un fronte umido da sud». In attesa di sapere se dovremo andare a Palazzo Geremia in moon-boot, Alessandro assicura che l'iniziativa ci farà fare un salto indietro nel tempo di tre decenni. «Tutti ricordano quella nevicata come memorabile e la rivedono con occhi da bambini. Chi era ragazzo allora oggi è un uomo, chi era padre è diventato nonno. E i giovani non ne sanno nulla...”.

Cagol nel 1985 aveva 17 anni. «Il mio ricordo? È l'inizio del filmato. Un momento romantico che fa anche sorridere».













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