Qualità della vita, Trento al sesto posto

La classifica nazionale: Bologna al primo posto, Bolzano seconda



TRENTO. Trento è al sesto posto in Italia per la qualità della vita secondo la speciale classifica del Sole 24 Ore. Nel 2005 Trento era ottava, nel 2006 quarta, nel 2007 era balzata al primo posto, nel 2008 era al quarto, nel 2009 al quinto, mentre l'anno scorso aveva sfiorato la vetta piazzandosi al secondo posto. Quest'anno la palma di provincia più vivibile d'Italia va a Bologna, seguita da Bolzano, Belluno, Trieste e Ravenna.

Tra i punti di forza di Trento spicca l'ordine pubblico: la provincia infatti è l'ottava piu' sicura d'Italia grazie soprattutto ai pochi furti d'auto e in casa. Buoni anche gli indicatori demografici: Trento in questo campo conquista il quarto posto grazie a un alto tasso di natalità, al numero considerevole di laureati e alla percentuale di popolazione giovanile. Per quanto riguarda gli affari e il lavoro Trento è 16/a, grazie tra l'altro alla percentuale di donne occupate (43%) e alla scarsa incidenza delle sofferenze sui prestiti.

Trentesimo il posto per quanto riguarda servizi, ambiente e salute. Ad abbassare la media è l'alto tasso di emigrazione ospedaliera (16,49%, 93° posto) e il clima. Infine Trento è al 30° posto per quanto riguarda la ricchezza, con il quasi primato dei consumi pro capite di auto, veicoli mobili e computer (quarto posto) e, dall'altra parte, a far perdere posti in classifica, l'elevato costo delle case, paragonabile a quello delle grandi città. Infine, Trento conquista i primi posti in quasi tutte le classifiche compilate in base al "sentiment", ovvero alla percezione dei cittadini stessi.

Soddisfatto dei risultati dell'indagine il sindaco di Trento Alessandro Andreatta. "E' un ottimo piazzamento. Certo, la provincia ha perso qualche posizione, ma queste oscillazioni sono una costante degli ultimi anni, in cui Trento ha costantemente occupato uno dei primi dieci posti in classifica. Sono convinto che sia sempre possibile migliorare e che non si debba mai abbassare la guardia o accontentarsi dei risultati raggiunti. Soprattutto adesso che la crisi economica rischia di erodere il nostro benessere".













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