Provincia, foreste e fauna divisi in due nuovi servizi

Trento. La Giunta provinciale, nella sua ultima seduta, ha disposto, tra le altre cose, l'istituzione di un nuovo servizio provinciale, il Servizio faunistico, scorporando le materie di competenza...



Trento. La Giunta provinciale, nella sua ultima seduta, ha disposto, tra le altre cose, l'istituzione di un nuovo servizio provinciale, il Servizio faunistico, scorporando le materie di competenza dall'esistente Servizio foreste e fauna, che diventerà quindi Servizio foreste. Una decisione che si è resa necessaria dopo la scelta dell’esecutivo di affidare la gestione degli orsi al dirigente generale della Protezione civile Raffaele De Col, togliendola all’altro dirigente del Dipartimento agricoltura, foreste e difesa del suolo Romano Masè che aveva presentato le dimissioni (respinte) all’indomani dell’ennesima fuga di M49 dal recinto del Casteller.

La giunta spiega che «rivestendo il Servizio foreste e fauna lo spettro di competenze più ampio, si è ritenuto di scorporare le competenze in materia di fauna selvatica ed ittica così come quelle in materia di gestione dei grandi carnivori, in particolare orso e lupo. Infatti, tutta la gestione della fauna selvatica ed ittica ha visto negli anni aumentare in misura rilevantissima le necessità amministrative, organizzative e operative, sia in termini di responsabilità, che di numero di giornate uomo dedicate, tanto da far emergere un eccessivo onere in termini di carico di attività in capo al Servizio Foreste e fauna».

L'accento particolare va sul tema della gestione dei grandi carnivori (orso e lupo) ma non si possono non considerare anche altri importanti temi che negli ultimi anni sono emersi, come, a titolo d'esempio, le problematiche connesse al controllo dei cinghiali e dei cormorani, dovendo tuttavia continuare a garantire al contempo la massima efficacia ed efficienza nella gestione dell'attività venatoria e di quella alieutica, discipline che richiedono costantemente un alto livello di applicazione e continui interventi di aggiornamento. «I due Servizi saranno ovviamente chiamati a collaborare strettamente anche in futuro» – sottolinea l’assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca Giulia Zanotelli.

L’intento della nuova decisione è di procedere al riequilibrio delle strutture forestali, al fine di consentire una migliore efficacia e funzionalità al loro operato. La ragione è facilmente comprensibile: tutta la gestione della fauna selvatica ed ittica ha visto negli anni aumentare in misura rilevantissima le necessità amministrative, organizzative e operative, sia in termini di responsabilità, che di numero di giornate-uomo dedicate, tanto da far emergere un eccessivo carico di attività in capo al Servizio Foreste e fauna. La revisione delle competenze attribuite al Servizio foreste e fauna demanda ora la gestione della fauna selvatica, compresi i grandi carnivori, e della fauna ittica ad uno specifico servizio denominato “Servizio faunistico”, che rientrerà tra le strutture forestali facendo quindi parte del Corpo forestale provinciale. Conseguentemente il Servizio foreste e fauna sarà ridenominato “Servizio foreste”.

Le modifiche proposte decorreranno dalla nomina di un dirigente incaricato della gestione del nuovo Servizio. In considerazione delle particolari e specifiche competenze necessarie per la direzione della struttura, la Giunta provinciale ha ritenuto di attivare la procedura di avviso pubblico prevista dall’articolo 28 della legge sul personale della Provincia.

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