Provincia, consulenze sotto esame 

Per il Servizio Istruzione e Formazione, ipotesi di danno erariale di 15. 677 euro



TRENTO. Il Servizio Istruzione e Formazione di Secondo grado della Provincia invitato a dedurre dalla Corte dei Conti per il conferimento di una consulenza esterna del valore 15.677 euro. La dirigente provinciale avrà 45 giorni di tempo per spiegare l’accaduto. L’invito a dedurre si riferisce ad un incarico esterno di studio e consulenza alla ditta Clesius Srl. Questa doveva elaborare anche dei dati dell’Icef per le borse di studio. La contestazione è relativa ad un presunto danno erariale. Secondo la Corte dei Conti, il servizio provinciale sarebbe potuto ricorrere ad una società in hause, senza affidare l’incarico all’esterno. L’importo oggetto di contestazione ammonta a 15.677. La consulenza, per il Servizio Istruzione, era stata imposta da una necessità. Nel 2016 sono stati dettati all'Opera Universitaria di Trento, ente strumentale della Provincia delegato nella gestione dei servizi di diritto allo studio, gli indirizzi generali per la programmazione degli interventi in materia. Con la delibera veniva stabilito l’obbligo di adozione dell'indicatore della situazione economica equivalente Isee e dell'indicatore della situazione patrimoniale equivalente Ispe per la determinazione della situazione economica degli studenti, ai fini dell’erogazione dei servizi, nel rispetto dei livelli essenziali. Alla fine del 2016 era stata anche introdotta una nuova misura a sostegno delle famiglie trentine per la formazione terziaria dei figli, il contributo provinciale per i piani di accumulo. Queste novità implicavano una necessità: l’elaborazione dei dati presenti nella banca dati Icef dell’Università di Trento dei diplomati trentini, ma anche di quelli relativi alle concessioni di borse da parte dell’Opera Universitaria. Nell’aprile del 2017, il Servizio istruzione aveva richiesto una ricognizione al fine di verificare la disponibilità di figure professionali idonee allo svolgimento delle attività che si rendevano necessarie. La ricognizione diede però, secondo il Servizio, un esito negativo, da qui il conferimento dell’incarico alla Celsius srl. Secondo la Corte dei Conti però non si interpellò il servizio ipoteticamente competente, ovvero una società in hause. (f.q.)















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