l’intervento

Progetto di restauro da 20 milioni per l'ex carcere di Trento

Firmato da C+S Architects, sarà consegnato ai primi di settembre



TRENTO. Sarà consegnato ai primi di settembre il progetto esecutivo da 20 milioni di euro per il restauro delle ex carceri di Trento, che porta la firma dello studio C+S Architects, di Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini. Secondo il progetto, dato in appalto dalla Provincia di Trento, lo spazio su cui sorgono le ex carceri, che occupa poco più di 10.000 metri quadrati, andrà ad ampliare il Tribunale di Trento e i suoi attuali 8.700 metri quadrati.

Se approvato, il progetto esecutivo dovrà passare per la gara di appalto europea e i lavori, salvo imprevisti burocratici, potrebbero iniziare già nel 2024. Al piano terra - informa una nota - sono previsti una serie di spazi pubblici, come ristoranti, caffetteria e cella-museo, e, nelle due ali laterali del complesso, l'ufficio del Casellario e l'Ordine degli avvocati. Per motivi di sicurezza antincendio, nel progetto sono state inserite quattro nuove scale esterne di emergenza.

Il primo piano, invece, sarà occupato interamente dal Tribunale ordinario, con gli uffici dei giudici nelle ali centrale e orientale, le cancellerie e gli uffici maggiori nelle due ali laterali e la sala delle udienze all'interno della ex cappella. Ad ovest, una nuova scala con piattaforma elevatrice collegherà i primi piani dell'ex carcere agli attuali uffici del Tribunale.

Il secondo piano accoglierà altri uffici del Tribunale ordinario, mentre il terzo piano ospita le unità di trattamento aria e uno spazio multifunzionale comunale. Il piano interrato, secondo quanto previsto dal progetto, ospiterà invece gli spazi di servizio e gli archivi dell'Ordine degli avvocati e dell'Unep.













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