Primo e ultimo nato: bis di Porte Rendena 

In Trentino continua il calo delle nascite: 144 in meno nel 2018 rispetto al 2017. Il 27% sono bambini extracomunitari



TRENTO. Italiani, entrambi maschi, nati da un parto naturale e futuri residenti a Porte Rendena: Thomas e Antonio sono l’ultimo nato del 2018 ed il primo di quest’anno. E per questo Comune di poco più di 1800 abitanti – per l’esattezza 1803 – il doppio lieto evento sarebbe da festeggiare. A salutare il 2018 è stato Thomas nato alle 16.54 del 31 dicembre per 2720 grammi di peso. Mentre a dare il benvenuto al 2019 è stato Antonio nato alle 3,22 del primo gennaio per 3,730 grammi. La mamma Sandra Manca: “E’ il secondo figlio - a casa ad aspettarlo ci sarà Nicola di 3 anni – ma è sempre come se fosse una cosa nuova. Veramente bello. Sono stata ricoverata lunedì mattina, non è stata una passeggiata, ma siamo felicissimi.” Si dice che non ci due senza tre: “ Al momento non ci pensiamo assolutamente, poi magari più avanti si cambia idea: ma non sarà facile”. Per Barbara Gallazzini, Antonio è invece il primo figlio: “Non ho parole. E’ stata una gioia immensa, se devo essere sincera sono rimasta stupefatta, davvero non immaginavo che avere un figlio fosse una sensazione così speciale”. Se dovesse sintetizzare l’esperienza del parto? “ Breve, ma intenso. Dolorosissimo, ma poi arriva una gioia immensa”.

Cavalese e Cles al momento hanno solo salutato il 2018. Al nuovo Punto Nascita di Cavalese, Angelica è nata alle 17,50 del 31 dicembre a seguito di un parto spontaneo e pesa 3940 grammi; mentre a Cles alle 23,04 del 30 dicembre è arrivata sempre con parto spontaneo, Lucrezia per 3290 grammi che andrà a risiedere a Zambana.

Stando ai numeri forniti come di consueto a inizio anno dall’Azienda sanitaria, sono stati 4012 i neonati in Trentino nel 2018, contro i 4156 del 2017 e i 4289 del 2016: un dato che conferma un trend in discesa che va avanti ormai in progressione: nel 2010 i nati erano stati mille in più.

Il numero maggiore di nascite si registra all’ospedale S.Chiara di Trento con 2396 neo nati, rispetto ai 2559 del 2017. A livello numerico, in incremento solo Rovereto con 1153 bambini contro 1148 e Cles con 449 contro 432.

Sul totale dei nati nel 2018, il 27% (più di uno su quattro) è di origine extracomunitaria: 1058 neonati dei quali 618 al Santa Chiara; 335 a Rovereto, 114 a Cles e uno a Cavalese. Uno solo il parto trigemellare che è stato al reparto Ostetricia del Santa Chiara. Mentre i gemelli sono stati 46 a Trento e 14 a Rovereto. E’ quasi testa a testa tra maschi e femmine: per i primi 2048 neonati pari al 51%, per le seconde 1964 pari al 49%. Per quanto riguarda il rapporto tra parti e nascite il 100% spetta a Cles (449 su 449) e a Cavalese (14 su 14). A Trento invece su 2348 parti, i nati sono stati 2398 e a Rovereto 1139 con 1153 nascite per una statistica sulla quale incidono i parti gemellari ed anche l’unico trigemellare.

I tagli cesarei sono stati in tutto 740 pari al 18.70% del totale delle nascite, così suddivisi: ospedale Santa Chiara 48 (20,4%); Rovereto 196; Cles 63 ed un unico caso a Cavalese. Purtroppo anche quest’anno si conferma caratterizzato da un calo generalizzato delle nascite per un trend negativo iniziato nel 2000 e che appare ormai una costante. Nonostante un significativo apporto di neonati figli di genitori immigrati provenienti da Paesi che fanno parte dell’Unione Europea. Le statistiche ovviamente non tengono conto delle nascite fuori provincia di genitori residenti in Trentino che hanno preferito l’ospedale di Bolzano o la scelta di partorire nelle regioni d’origine delle famiglie.

(d.p.)













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