Presa a rubare alla Rsa è licenziata in tronco

Tione, addetta alle pulizie sorpresa ad intascarsi il portafoglio di una signora Nella struttura da tempo si verificavano furti: indagini in corso dei carabinieri


di Ettore Zini


TIONE. Ruba il portafoglio da una borsetta, viene denunciata per furto e poi licenziata dal datore di lavoro. E’ accaduto a Tione, nel reparto di lungodegenza, un’ala del locale ospedale. Dove un’ addetta alle pulizie, durante il lavoro ha sfilato il portafoglio dalla borsetta di una signora di San Lorenzo in Banale che assisteva l’anziano padre. Un gesto rapidissimo,degno di Arsenio Lupin. Che sarebbe passato inosservato, se la signora in questione non fosse rientrata nella stanza, cogliendo l’operatrice socio-sanitaria con le mani nel sacco.

Era uscita dalla stanza per permettere al personale della struttura di rifare i letti e accudire i pazienti ma, dopo essersi accorta di aver dimenticato la borsetta in fondo al letto, è rientrata per prenderla. Ed è lì che si è resa conto del tentativo - maldestro - dell’inserviente, che dopo aver estratto il portafoglio lo ha prontamente nascosto in mezzo alla biancheria sporca. Un comportamento a cui, ovviamente, l’operatrice socio-sanitaria non è riuscita a dare una giustificazione plausibile. Un furto in piena regola. Anche odioso, visto l’ambiente dove è stato consumato. Compiuto alla presenza dell’ignara infermiera professionale, che essendosi rivolta verso il paziente per le cure di routine, non si era minimamente accorta di quanto avveniva alle sue spalle. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Tione che hanno denunciato la donna delle pulizie per furto. Ora sono in corso indagini per appurare se, alla quarantenne – persona conosciuta della zona - dipendente Oss del reparto di lungodegenza di Rsa (21 pazienti attuali, gestito dalla cooperativa Spes), siano da addebitare anche altri furtarelli che, con ossessiva ripetitività, si sono susseguiti per mesi all’interno dell’ala che ospita il reparto di lungodegenza. Ammanchi di dieci o venti euro. A volte di soli pochi spiccioli, che inspiegabilmente si sono ripetuti ai danni dei pazienti. Soldi spariti da armadietti e comodini, del reparto. Furti con cadenza quasi quotidiana.

Che hanno indotto la direzione sanitaria del reparto a mettere più volte in guardia i pazienti e i loro familiari di possibili furti nelle stanze, consigliando di depositare denari e oggetti di valore in portineria, nella cassaforte del reparto. La donna, dopo una sospensione dal servizio di una ventina di giorni, lo ha confermato il direttore della Rsa, Bruno Simoni, è stata licenziata in tronco. Era stata assunta, in pianta stabile, nel 2003.

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