Pozzi e scuole in Africa Educazione in Trentino
TRENTO. L’assemblea annuale di Acav, la storica Associazione Centro Aiuto Volontari, svoltasi ieri pomeriggio alla Fondazione Caritro, è stata anche l’ occasione, dopo la tradizionale votazione sul...
TRENTO. L’assemblea annuale di Acav, la storica Associazione Centro Aiuto Volontari, svoltasi ieri pomeriggio alla Fondazione Caritro, è stata anche l’ occasione, dopo la tradizionale votazione sul bilancio, per una riflessione sul senso del fare associazione oggi, nell’era dell’insicurezza individuale e sociale.
Ha aperto i lavori la relazione sul bilancio e sulle attività svolta dal presidente Giorgio Boneccher. Il bilancio dell’associazione che da anni opera in Uganda, pareggia a 1.447.174 euro. I contributi provengono da finanziamenti pubblici (oltre un milione di euro) e privati (circa 40.000 euro), anche della Provincia di Trento.
Gli interventi effettuati dall’associazione in Uganda nel 2017 vanno dalla costruzione di servizi e infrastrutture come pozzi e scuole professionali, alla tutela e inclusione dei minori, dalla formazione dei giovani vulnerabili fuoriusciti dal sistema scolastico (1500 quelli aiutati) al sostegno di progetti in difesa della natura e per sostenere l’agricoltura.
Boneccher ha sottolineato in particolare la capacità di Acav di reagire anche alla situazione di emergenza presentatasi in Sud Sudan, riabilitando vecchi pozzi d’acqua e costruendone di nuovi, costruendo latrine familiari, sostenendo l’attività di 1500 contadini. Questo progetto, avviato nel 2016 e concluso nel 2017, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo, ha sostenuto un costo di oltre 288.000 euro.
Dopo la relazione e le votazioni di rito, sono intervenuti ad ampliare lo sguardo sul ruolo di Acav e altre ong, il giornalista Raffaele Crocco, direttore dell’Atlante delle guerre, e Roberto Savio, fondatore di Inter Press Service. Ha portato i suoi saluti il sindaco di Trento Alessandro Andreatta.
La riflessione ha evidenziato una deriva socio-politica dove al crescere delle diseguaglianze e del disagio, aumenta la percezione di insicurezza. Savio ha commentato: «Oggi la gente non pensa più, non si riflette, non c’è reazione politica dei cittadini, ci si confronta poco. Ci rimangono solo le associazioni come strumenti e luoghi di confronto e presa di coscienza per i cittadini. La stampa e la politica non svolgono più il loro ruolo, le persone leggono sempre meno, quindi resta l’importanza delle associazioni».
A questo proposito la direttrice, Elisabetta Bozzarelli, ha ricordato l’impegno di Acav anche sul territorio trentino, per sensibilizzare i cittadini e gli scolari, attraverso i due progetti realizzati insieme all’associazione 46esimo parallelo, dal titolo “Il mondo in classe” e “Informazione e guerra, una strada per la pace”.
©RIPRODUZIONE RISERVATA