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Poste lumaca: due mesi da Vattaro a Trento

Il caso segnalato da un lettore. Impietoso confronto con le poste tedesche: una lettera spedita il 6 ottobre da Colonia, è arrivata in soli tre giorni



TRENTO. Non saranno gli auguri di Natale arrivati con 10 anni di ritardo, ma anche in questo caso si conferma la definizione di “Poste lumaca” calza a pennello. Due mesi per arrivare da Vigolo Vattaro a Trento, tre giorni per compiere il tragitto Colonia-Trento.

La storia ce la racconta un lettore, Nicola Tretter, presidente di un gruppo sportivo a Lavis: «Nei giorni scorsi - avvisato via mail dal commercialista del gruppo sportivo di cui sono presidente - mi sono recato presso lo studio per ritirare della corrispondenza. Si trattava di due lettere, una inviata da un fornitore locale ed una proveniente dall'estero. La prima lettera - contenente una fattura, nel frattempo scaduta ... - è partita all'inizio di agosto da Vigolo Vattaro, è stata timbrata dal Cmp di Verona il 13 agosto ed è stata poi consegnata alla nostra sede legale a Trento ... il 9 ottobre. La seconda lettera, recante la data del 6 ottobre, è partita da Colonia (Germania) ed è giunta a Trento ... sempre il 9 ottobre».

Il confronto tra Poste italiane e Poste tedesche diventa naturale quanto impietoso: «Con le Poste Italiane (affrancatura ordinaria da 70 cent) la missiva ci ha messo due mesi per scendere dalle pendici della Vigolana fino al capoluogo (passando per Verona, perchè l'Ucas, alias Ufficio Complicazione Affari Semplici, l'hanno istituito anche alle poste ...), mentre con le Deutsche Post (affrancatura per l'estero, 85 cent) la busta è arrivata in soli 4 giorni da Colonia a Trento». «No comment», è il non commento finale di Tretter.

Si potrebbe prenderla con un sorriso, se non fosse - come ci ricorda lo stesso destinatario delle missive - che la lettera che ha impiegato due mesi per scendere da Vigolo Vattaro a Trento conteneva una fattura da pagare, che nel frattempo - evidentemente, verrebbe da dire - è scaduta.

Ma il caso di Vattaro non è che uno degli episodi che abbiamo raccontato negli ultimi anni.

Avevano fatto notizia i 16 giorni impiegati da una lettera, spedita da Isera nel giugno 2013, per arrivare a Besagno, frazione di Mori. Un ritardo che aveva spinto il consigliere provinciale della Lega Claudio Civettini a presentare un’interrogazione in consiglio. Per non parlare del caso-record: quello di un biglietto di auguri di Natale spedito da un fratello nel 2002 ed arrivato con 10 anni di ritardo (10 anni!) alla sorella, una signora di Trento, che lo ricevette solo a metà del 2012.

Del resto erano sempre i ritardi nella consegna della posta il disservizio segnalato con maggiore frequenza dai Comuni che qualche anno fa aderirono a un sondaggio promosso dal Consorzio dei Comuni.













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