LA FINANZIARIA

Poste, la Provincia prevede 70 assunti

 È proseguita  in consiglio provinciale la discussione sulla manovra finanziaria



TRENTO. È proseguita ieri in consiglio provinciale la discussione sulla manovra finanziaria, occupata per larga parte dagli interventi dei consiglieri di maggioranza. Nella replica del governatore Rossi ha risposto alle critiche mosse dalle minoranze: «Questa è effettivamente una manovra elettorale. Nel senso però che non fa riferimento al futuro ma al passato, cioè al programma elettorale del centrosinistra». «Questa manovra non è espansiva a causa, come qualcuno ha insinuato, di una furbata che avremmo proposto da abili ragionieri che hanno accantonato risorse per farne uso nell’anno elettorale. Sarebbe un artificio che nessuno saprebbe tecnicamente attuare, perché ogni avanzo oggi rischia di andare perduto». Sui giovani che se ne vanno dal Trentino il presidente ha riconosciuto che si tratta di un problema reale di cui è giusto occuparsi. Ha negato che la Provincia abbia trascurato povertà e welfare: «Abbiamo aumentato i posti nel Progettone e i posti per i senza tetto, ed evitato di lasciare senza reddito di garanzia la fascia di popolazione prima esclusa per ragioni legate all’Icef». Infine, sulle Poste: «Con i 2,5 milioni da noi messi a disposizione, anche se probabilmente in futuro serviranno altre risorse, potremo garantire a partire la consegna giornaliera dal lunedì al sabato, dei prodotti editoriali e della “posta veloce”. Con questo intervento eviteremo che la consegna a giorni alterni interessi anche altri Comuni oltre a quelli dove è già stata adottata. Il presidente ha annunciato che per questo servizio la Provincia prevede di assumere tra le 60 e 70 persone». Per il capogruppo Upt Gianpiero Passamani «gli indicatori stanno confermando una ripresa economica e c’è del buon governo in tutto questo, siamo tra le 50 migliori regioni europee, dati frutto di impegno e politiche di indirizzo. Quanto alla manovra, bene gli sgravi per le imprese e il finanziamento di opere per un rilancio dell’edilizia che significa lavoro». Sostegno alla manovra anche dal Pd. Il capogruppo Alessio Manica: «Va nella direzione della riduzione delle diseguaglianze, della diffusione di misure di welfare, del potenziamento del credito d’imposta, della conoscenza». «Ci preoccupano però i dati sugli iscritti all’università e sulla migrazione all’estero di giovani: servono politiche mirate», ha detto, pungendo Rossi sulla riconversione di Passo Rolle: «Un’occasione persa». Il capogruppo del Patt Lorenzo Ossanna ha detto che «si può guardare al futuro con ottimismo». Oggi si saprà anche quanti dei 15 mila emendamenti delle opposizioni saranno ammessi dal presidente del consiglio Bruno Dorigatti.













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