Pirati dei rifiuti e vandali stangata del Comune

Taio, triplica la sanzione minima per chi sgarra: ora è diventata di 150 euro Previsti maggiori controlli anche sugli atomizzatori: «Serve un giro di vite»


di Giacomo Eccher


TAIO. Giro di vite del Comune contro imbrattatori dell'ambiente e chi non rispetta le ordinanze del sindaco per il decoro e la tutela ambientale e no all'accorpamento della polizia locale a livello di valle. Questo le decisioni assunte dal consiglio comunale nell'ultima seduta, con una votazione all'unanimità. Su proposta dell'assessore all'ambiente Michele Pinter le sanzioni base per chi non rispetta il decoro e l'ambiente sono state triplicate da 50 a 150 euro mentre rimane fermo il massimo a 500 euro. «Questo per ammonire al rispetto del regolamento e nell'interesse generale della cittadinanza», ha detto Pinter. Le modifiche sono state introdotte dopo un confronto con il vigile urbano Walter Monegatti a cui spetta ora il compito di farle rispettare.

La sanzione minima di 150 euro si applica a quasi tutte le tipologie previste dai 44 articoli del regolamento comunale sulla pulizia e il decoro adottato nel dicembre 2005. «Un inasprimento del minimo spero sia un deterrente perché gli abusi sono sempre meno rari», ci dice il vigile. Tra gli episodi più frequenti cita gli abbandoni di rifiuti (nell'ultimo anno solo due sanzioni, ma in futuro saranno più capillari, anche se i compiti dell'agente sono sempre più in ufficio, mansioni burocratiche), le affissioni abusive di pubblicità soprattutto di feste in luoghi impropri o addirittura sugli alberi. Un altro aspetto delicato è il controllo degli atomizzatori e il rispetto del regolamento che il Comune di Taio ha recepito pari pari da quello tipo della Comunità di valle. Nel 2011 i controlli sono stati 12 ma nessuna sanzione, ma non sarà sempre così. «L'intervento finora è stato educativo e formativo, ma un giro di vite è d'obbligo anche perché la Comunità di valle ha imposto un minimo di 15 controlli come impone la certificazione Emas», afferma Monegatti. I casi più segnalati riguardano il mancato rispetto dalle strade e dalle abitazioni e si sono risolte senza multe.

«Spesso dietro le segnalazioni più che abusi veri e propri spesso si celano beghe di confini o vecchi rancori di vicinato. A mio modo di vedere nel mondo contadino la cultura del rispetto è cresciuta anche se qualche eccezione c'è sempre», conclude il vigile. Restando in tema di polizia locale, il consiglio comunale, all'unanimità, si è chiamato fuori dal progetto della Comunità di valle di accorpare in un unico organismo le polizie locali ora in capo ai Comuni. La mozione denuncia «la violazione e il pesante condizionamento dell’autonomia decisionale della comunità di Taio in merito al servizio di polizia locale, sulla cui necessità e scelta delle modalità organizzative deve decidere il Comune, nonché un aumento della spesa corrente a carico del Comune stesso». Secondo il sindaco Stefano Cova, se passa la polizia locale di valle, il Comune di Taio avrà un aggravio di costi costo di circa 14.500,00 annui per supplire alla mancanza del messo notificatore, mansione oggi svolta dal vigile in servizio.

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