«Pipì negata? Follia Il nostro lavoro è essere ospitali»

Peterlana della Fiepet: «Siamo come delle piccole Apt sul territorio. L’immagine di una città la diamo noi»


di Luca Marognoli


TRENTO. L’immagine che una città dà di se stessa passa anche attraverso il sorriso di un esercente. Ne è convinto Massimiliano Peterlana, della Fiepet Confesercenti, che definisce bar e ristoranti come «piccole Apt diffuse sul territorio». Il rappresentante di categoria chiede di poter esprimere il suo parere sul caso della “pipì negata” a una bambina di 2 anni e mezzo da una barista di Trento sud. «A prescindere dalla legge, vale sempre il buon senso», osserva Peterlana. «Credo che i nostri esercizi pubblici abbiano un compito preciso: quello dell'ospitalità oltre che della professionalità. Due aspetti che vanno di pari passo. È vero che siamo aziende con scopo di lucro e non delle onlus, ma questo obiettivo si persegue anche attraverso la nostra disponibilità verso le persone che si rivolgono a noi. Solo se ce ne rendiamo conto facciamo il salto di qualità necessario per diventare una città, e una provincia, che è davvero pronta ad affrontare il turismo». Un addetto ai lavori sa come comportarsi: «In dicembre abbiamo molti turisti di passaggio. A volte chiedono del bagno a metà pomeriggio: come puoi rifiutare? Certo, se si presenta un ubriaco, gli dici che è riservato ai clienti».

Peterlana lavora nella ristorazione da 25 anni: «Quando ero bimbo, mia mamma aveva l'enoteca in piazza Pasi e c'erano molti tossicodipendenti che cercavano il bagno per bucarsi. Anche oggi durante gli happy-hour si sono ragazzi che fanno disastri: tenere il bagno pulito è un costo. Posso quindi giustificare in parte la collega, ma di fronte alla richiesta della nonna di una bambina di 2 anni rispondere di no è pazzesco e, in generale, non deve passare il messaggio che tutta la categoria si comporta allo stesso modo. Altrimenti quella cliente non verrà più e il turista andrà a dire che in quella città lo hanno trattato male. Alla fine ci rimettiamo tutti. È come quando i negozianti alle 19 in punto ti tirano giù la serranda sulla testa. Il turismo è un elemento fondamentale di business e passa dall'ospitalità. C’è poi una questione di civiltà: di fronte ad un'esigenza fisica, la bimba in bagno la fai andare, anche se la mamma è una rompiscatole».













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