Pinzolo, cresce l’Imu sulle seconde case

In consiglio comunale passa all’8 per mille la tassa, tra le proteste dell’opposizione perché colpisce anche i masi


di Giuseppe Ciaghi


PINZOLO. La seduta del consiglio comunale di venerdì è durata dalle 17 precise alle 21 e10, assente Mauro Alberti. Prima di passare all'esame del bilancio di previsione per il 2014, argomento principale della serata, vengono assunte alcune decisioni sulla Iuc (Imposta Unica Comunale). Se ne approva il regolamento, si affida la responsabilità della gestione al dirigente Egidio Caola e si aggiornano alcune aliquote, come l'Imu sulle seconde case, portata dal 7,6 all'8 per mille. Unanimità sulla scelta del funzionario, contrarie le minoranze sul provvedimento. Il loro portavoce Michele Cereghini, non risparmia critiche all'aumento della tassa sulle seconde case, perché comprendono anche i masi di montagna, dei quali sono proprietari molti abitanti di Pinzolo.

Il sindaco passa quindi ad illustrare i programmi per l'anno in corso e per il triennio 2014-16. In maniera svelta, un bilancio redatto solo tecnicamente, non essendovi certezze sui trasferimenti della Provincia in conflitto con Roma sulla loro entità, così da poter far partire almeno gli appalti delle opere in cantiere. Chiude a poco più di 21 milioni di euro. Il vice sindaco Walter Vidi dopo un accenno alle difficoltà incontrate nell'inverno per far fronte all'emergenza neve, da assessore ai lavori pubblici si sofferma sugli interventi in via di realizzazione: a Madonna di Campiglio lo stadio dello slalom (intervento da 5 milioni di euro) e la passerella che collega viale Dolomiti di Brenta allo Chalet laghetto, a Pinzolo la rete tecnologica di Ruìna (2 milioni i euro) e a Sant’ Antonio di Mavignola il campo sportivo ai Salesiani.

Anita Binelli, assessore al turismo e alla cultura, espressa soddisfazione per l'andamento del suo settore in tempo di crisi e per la riuscita dei grandi eventi, le ripropone secondo criteri di continuità e col proposito di migliorale. Voci di dissenso vengono dalle minoranze. Interviene Michele Cereghini che richiama a riflettere sull'infausta sorte della circonvallazione, destinata a rimanere nel libro dei sogni. Diego Binelli domanda come mai fra le cose da fare non figuri la demolizione del vecchio municipio (con costi limitati darebbe respiro a chiesa e centro storico) e rimprovera l'improvvido disinteresse per il cimitero, che si avvia alla saturazione. Diego Valentini contesta il criterio di priorità delle opere, dichiara inutile fare un parcheggio al cimitero di Santa Maria, visto che il comune ce l’ha già, domanda lumi su Bioenergia, invita ad un incontro con Montedil, cui vengono espropriati dei terreni per il raccordo con il laghetto.













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