Piedicastello, dal 15 ottobre i parcheggi a pagamento 

Sostituiti sia gli stalli gialli che quelli bianchi in via Brescia. Residenti e negozianti  in rivolta: «Scelte sopra le nostre teste, un problema fare la spesa» 


di Daniele Peretti


TRENTO. Dal 15 ottobre a Piedicastello, ci saranno solo parcheggi a pagamento: 199,42 euro il costo del primo abbonamento e 140,50 i rinnovi. Cancellati non solo i discussi stalli gialli riservati ai residenti, ma anche quelli bianchi di Via Brescia e non è per nulla chiaro il destino del nuovo parcheggio di Via Papiria che sarebbe dovuto essere di supporto agli abitanti. Rabbia e delusione, ma anche senso di impotenza per i residenti che si vedono stravolgere la propria zona abitativa senza poter far nulla.

«Nell’ultimo incontro di luglio avuto con l’assessore, è stata chiara e decisa la nostra contrarietà a questa soluzione – si scalda Pietro – ma hanno esattamente fatto come per la rotonda. Trent’anni fa c’ero e avevamo detto di no alla tangenziale ed alla conseguente spaccatura del rione, ma allora come adesso hanno fatto quello che hanno voluto. Il bello è che adesso tornano a fare la piazza esattamente uguale a com’era allora».

Perentorio Luca Maurina del ristorante Libertino: «Penso che ci trasferiremo. Lavoriamo sulla clientela di passaggio, sui turisti che escono dall’autostrada e sanno dove trovarci, ovviamente poco con la gente di Piedicastello e dal 15 ottobre dove andranno a parcheggiare? In questi 14 anni di attività ne ho visto davvero tante, ma l’attività è cresciuta e la devo salvaguardare alla pari dei miei clienti». Il problema è accentuato anche dal fatto che sono molto poche le abitazioni che dispongono di un posto macchina ed anche che potrebbero ricavarne in qualche modo uno. Diego Parisi dell’edicola tabacchi: «Non c’è nessuna logica in un provvedimento del genere. Di fatto si tolgono i parcheggi ai residenti e li si danno a tutta la città. Prima chi aveva lo stallo giallo, e non era gratis, aveva la certezza del posto, adesso sono di fatto parcheggi di libero accesso. Ci hanno equiparato a Cristo Re, ma chi di noi va a parcheggiare in Corso Buonarroti e magari alla sera, si fa tutta la strada a piedi?». In fase di realizzazione il nuovo marciapiede che scende da Via Brescia che una volta allargato e messo in sicurezza, impedirà la sosta veloce per andare al panificio: «Questa nuova realtà – prosegue Parisi – ucciderà le botteghe di quartiere: il panificio appena aperto, il bar, la farmacia, le trattorie, ma anche la mia edicola lavorano con i parcheggi. Li vieti e la gente tira dritto verso la città o andrà a far la spesa vicino al posto di lavoro». L’intervento conclusivo di Luca Maurina del Libertino: «Al momento in piazza non è prevista nemmeno un’area carico e scarico. Non sono residente e quindi non ho diritto all’abbonamento ed allora mi costringono a lavorare col pensiero del ticket che scade? Purtroppo non ci hanno ascoltato ed hanno fatto quello che hanno voluto».













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