Piccoli frutti, nuove varietà

Il monito lanciato dai tecnici dell'Istituto di San Michele



TRENTO. Individuare nuove varietà di fragole e piccoli frutti migliori da un punto di vista qualitativo, più gustose e ancora più salubri rispetto alle cultivar tradizionali, che risultino però adatte alle condizioni agronomiche e climatiche del Trentino.

E' l'obiettivo dell'attivita' di ricerca che vede impegnato il ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e la Fondazione Mach di San Michele all'Adige, che oggi a Vigalzano, nella sede periferica dell'Istituto agrario specializzata nella ricerca e sperimentazione su fragola e piccoli frutti, hanno presentato con gli esperti del Cra (Unità di ricerca per la frutticoltura) di Forlì e dell'Università di Torino, il progetto liste varietali 2011, che si propone di orientare produttori e tecnici attraverso la valutazione in campo di nuove cultivar.

Negli ultimi anni i ricercatori di San Michele hanno testato per il territorio trentino oltre 400 varietà di fragola e varietà di piccoli frutti (lampone, mirtillo e rovo), in parte conosciuti sul territorio, in parte innovativi.

Le varietà vengono comparate tra loro per misure fisico-chimiche (come dimensioni, colore, acidità, zuccheri, composti particolari), fenologiche (date di fioritura, maturazione e così via), resistenze e suscettibilità a stress biotici e abiotici, e per attitudine alla conservazione (fattore critico in frutti deperibili come lampone e fragola).













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