Trento. Nei primi mesi del 2020 arriverà il Piano Energetico ambientale provinciale 2021-2030, che i tecnici provinciali stanno costruendo insieme a UniTrento, Fondazione Kessler e Fondazione Mach. Lo anticipa l’assessore all’ambiente e vicepresidente della Giunta provinciale Mario Tonina, il quale- a proposito del piano per l’efficientamento dei condomini che procede a rilento (Trentino di ieri) - spiega: «La giunta ha in serbo a gennaio una nuova delibera per ampliare i contributi stanziati per migliorare le performance energetiche dei circa quindicimila condomini trentini. Siamo consapevoli che è un processo lento – dice Tonina - che necessita di un attento monitoraggio e adeguati aggiustamenti. E’ una questione economica ma anche culturale».

Il nuovo Piano energetico ambientale provinciale 2021-2030 delineerà politiche e strategie per ridurre le emissioni del 50% entro il 2030 e del 90% entro il 2050. Dovrà stabilire l'entità degli apporti delle fonti rinnovabili, valutare la qualità dei servizi energetici necessari per un'adeguata copertura del territorio provinciale e le risorse finanziarie necessarie. «La nostra attenzione - spiega Tonina - è rivolta alle sfide tecnologiche e tecniche da un lato, alle leve economico-finanziarie dall’altro. Su questo ambito, nell’ultima manovra di bilancio, abbiamo istituito un Fondo per la Green Economy (25 milioni) per finanziare investimenti pubblici innovativi, in particolare interventi di efficientamento energetico su infrastrutture, immobili, impianti attraverso Cassa del Trentino, a vantaggio anche del turismo e dell’agricoltura. Stiamo valutando anche di dare contributi ai privati per l’acquisto di auto e bici elettriche. Arriveranno in caso prima del Piano».

Gli amministratori di condominio hanno posto il problema di un insufficiente compenso fatturabile ai condomini, per il lavoro da loro svolto per preparare l'accesso agli incentivi. La Giunta intende, a fronte di questo elemento che potrebbe frenare in parte l'efficientamento, aumentare l'incentivo nello specifico per coprire maggiormente il compenso spettante agli amministratori?

«I rapporti con le associazioni degli amministratori sono diretti e cordiali, conosciamo bene il loro punto di vista, ne abbiamo tenuto conto nel processo di revisione della delibera, così come le istanze portate dalle altre categorie. È però importante evidenziare come il contributo riconosciuto dalla Provincia non debba necessariamente coprire tutte le spese», conclude l’assessore. M.D.T.