il raid

Pergine, otto furti tra Ponte Regio viale Dante e viale Venezia

Pochi i soldi trafugati, molti danni. Le registrazioni delle telecamere mostrano più persone con il passamontagna



PERGINE. Mai un raid di furti così complesso e articolato nel Perginese e nell’arco di poche ore: 8 tra la mezzanotte di giovedì, a Pergine, e tutti lungo una stessa direttrice di marcia. Il bottino è stato tuttavia di poche centinaia di euro anche perché i sistemi di allarme hanno messo in fuga i malviventi che tuttavia hanno lasciato le loro tracce nei filmati della videosorveglianza anche se i protagonisti erano incappucciati o col passamontagna.

La direttrice di marcia ha preso il via al centro commerciale Ponte Regio per finire in fondo a via Lago al centro dell’edilizia Ebli passando per negozi, bar, edicole, pizzerie e ristoranti di viale Dante e nella prosecuzione in viale Venezia: meno di due chilometri. Un disastro di porte forzate, vetrate danneggiate, registratori di cassa asportati e svuotati. Malviventi in cerca di soldi che si sono dovuti accontentare tuttavia di pochi spiccioli e in taluni casi costretti ad abbandonare l’opera incompiuta. I carabinieri sono alla ricerca di un’Audi scura che era stata notata qualche giorno fa aggirarsi soprattutto nelle frazioni e ripresa dalla videosorveglianza nella notte dei furti, ma stanno analizzando anche le immagini dei filmati per appurare, intanto, in quanti erano. Forse due stando al racconto dei derubati.

L’avvio al Ponte Regio dove hanno preso di mira per prima la Pasticceria Linda, l’attività commerciale posta sull’angolo più a sud del complesso e defilata alla vista. Hanno forzato la porta con il piede di porco, è suonato l’allarme, si sono impossessati del cassetto del registratore contenente solo spiccioli e sono usciti. Poi, la Macelleria Eccher sul retro (lato del Fersina). Qui hanno forzato la vetrata della porta scardinando la lastra. Sono entrati preso il cassettino con i soldi e via, tralasciando altra cassa. L’allarme è suonato alle 2 e qualche minuto.

Stessa tecnica all’Hotel ristorante Al Ponte poco oltre il Ponte Regio, e quindi all’edicola-tabacchi del centro intermodale. Qui sono entrati dalla finestrella che da sulla linea ferroviaria. Anche qui, allarme e videosorveglianza (si vede chiaramente l’uomo con il cappuccio che entra dalla finestra e poi se ne va). Poi all’albergo Turismo, dove sono entrati pure dal lato linea ferroviaria dopo aver scavalcato muretto e recinzione. Scattato l’allarme, ha lasciato la zona dopo aver tentato di aprire la porta (erano le 4 e qualche minuto). Poi il Bar Cuba e il Bar alla Rotonda (solo tentato scasso) e infine il centro edilizia Ebli. (r.g.)













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