Pergine diverrà la capitale trentina di tutti i migranti

Presentata la «Giornata» dedicata all’accoglienza Il 19 gennaio coinvolgerà il volontariato della città


di Roberto Gerola


PERGINE. Pergine è stata scelta per ospitare in gennaio l’annuale celebrazione della Giornata dei Migranti e Rifugiati a livello trentino. Si tratta della centesima edizione essendo stata istituita nel 1914 e puntualmente ricordata ogni anno. La proposta viene dall’Opera diocesana per la Pastorale missionaria e delle Migrazioni che l’altra sera, con il responsabile don Beppino Caldera, ha riunito all’oratorio numerosi esponenti di associazioni di volontari e operatori di associazioni e organismi che si occupano di missioni, immigrati, extracomunitari, o semplicemente operano nel volontariato.

Il sacerdote, insieme a don Cristian Moltrer, ha illustrato l’iniziativa. Ha così ricordato che nei primi anni la “giornata” era momento di riflessione sulla situazione in cui si trovavamo molte famiglie costrette a emigrare per cercare lavoro e quindi venivano accompagnate in questa loro decisione e supportate. «Ora, invece - ha detto - la situazione è cambiata e siamo noi a ospitare gli immigrati in cerca di lavoro e futuro migliore. E’ ben vero, ha aggiunto, che sono ancora numerosi, specialmente tra i giovani, quanti vanno all’estero per trovare lavoro, ma sono moltissimi coloro che arrivano in Italia anche in situazioni tragiche». Per questo, la “giornata” trova un significato particolarmente importante. A Pergine (punto di riferimento anche per il Pinetano, Civezzano, e zona dei Laghi) arriveranno quindi volontari ma anche e soprattutto immigrati per trovarsi, per conoscersi. «E lo scopo - ha poi affermato don Moltrer - è proprio quello di trovarsi e parlare assieme».

Le associazioni coinvolte sono quelle che appunto spesso operano nel sociale come le realtà formate dagli immigrati, ma anche la Croce Rossa, gli alpini, il Circolo anziani e pensionati, il gruppo Missionario di Canale, gli scout, il Gruppo aiuto alla vita, i volontari che partecipano e coordinano le attività oratoriali, ma anche le badanti. Queste realtà saranno coinvolte per partecipare alla manifestazione cui ha aderito anche l’amministrazione comunale, soprattutto con la rispettiva presenza oltre a intervenire, se necessario con le proprie braccia.

Nel Perginese (con Piné e Civezzano) si contano 50 nazionalità differenti con romeni, cinesi e macedoni i più numerosi (circa 260), con 180 a ritornare nei loro Paesi. Dopo l’illustrazione del significato della Giornata, le proposte operative: ritrovo (alle 14) in piazza Municipio, sfilata fino alla chiesa parrocchiale, per la celebrazione della messa. Quindi, momento di incontro all’oratorio utilizzando gli spazi (sale e palestra, teatro) per trascorre insieme il pomeriggio (dalle 16 in poi) intrattenendosi in spettacoli, recite, ed esibizioni nei costumi di ciascun Paese di provenienza.

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