Pergine: ciclabile nel freezer per tre anni

Il collegamento tra Pergine e Trento rinviato: se ne riparlerà nel 2013


Roberto Gerola


PERGINE. Se ne parlerà solo fra tre anni per il finanziamento della pista ciclabile tra Pergine e Trento passando per Roncogno. La Provincia, infatti, su richiesta del Comune di Pergine ancora nell'agosto 2008, aveva ritirato lo stanziamento di circa 4 milioni per realizzare l'opera. Lo ha dichiarato il sindaco Silvano Corradi nell'intervenire sull'argomento. La motivazione ufficiale era che il tragitto per attraversare le campagne ai piedi del conoide di Susà tra Canale e Roncogno non era condiviso dai contadini. Molti i frutteti nella zona e quindi, con una ciclabile che li attraversava, sarebbero sorti estremi disagi sia per i ciclisti sia per i coltivatori. Da qui la sospensione dell'intera operazione alla vigilia delle elezioni provinciali 2008. «C'era tuttavia l'impegno da parte della Provincia - ha detto Corradi - di rifinanziare la pista ciclabile per completare il percorso Trento - Veneto. Ma è recente la notizia che se ne parlerà appunto solo nel 2013». Il problema è emerso nella recente seduta consiliare per una mozione che il Pd aveva presentato proprio per «sollecitare la Provincia e rendere prioritario il completamento della pista ciclabile che collega la Valsugana con Trento almeno nel tratto che insiste sul territorio di Pergine secondo il progetto individuato dalla giunta comunale in accordo con gli uffici provinciali». Questo il dispositivo presentato dal Pd e illustrato in sede consiliare dal vicesindaco Marina Taffara. A parte che il testo è stato sostanzialmente modificato su suggerimento sia di Alternativa e Civica (opposizione) ma anche della stessa maggioranza (Walter Zanei, Upt e Giancarlo Conci, Patt), è emerso che non c'è ancora accordo tra Comune e agricoltori della zona proprio sul tracciato. E questa situazione è stata confermata da Gerardo Lazzeri (consigliere comunale Upt, e presidente Cmf Roncogno-Costasavina). «Occorre prima trovare un tracciato condiviso - ci ha dichiarato ieri - perché finora si è solo parlato ma accordi non ce ne sono ancora». Da qui al 2013 evidentemente c'è tempo. Ma anche la mozione presentata non era condivisa. È stata approvata all'unanimità solo dopo le modifiche.  Da parte di Primo Pintarelli (Alternativa) è stata espressa soddisfazione per l'estusiasmo dimostrato sull'argomento da parte della giunta. «Da anni - ha detto - sollecitiamo il completamento Trento - Veneto vista l'importanza del collegamento», e proponeva di aggiungere anche la rete valle dei Mocheni - Pinetano. Mario Roat (Civica) esprimeva stupore per il mancato finanziamento visto che la Provincia aveva sempre dichiarato prioritaria la realizzazione del collegamento. Per Walter Zanei, il documento era limitativo e occorreva completare il discorso anche per Civezzano, Valle dei Mocheni e Pinetano. E così anche Conci (Patt). Con l'inserimento delle diramazioni suggerite, il documento veniva approvato all'unanimità.













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