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Pergine, avvisi di “pericolo ladri” in via Dolomiti

Su cancelli e portoni sono apparsi cartelli con le indicazioni di come comportarsi. Una residente: «Non ci sentiamo tutelati»


di Roberto Gerola


PERGINE. La popolazione si sente indifesa dalle incursioni nelle abitazioni da parte dei ladri. E in qualche modo ha deciso di reagire spontaneamente. E’ successo qualche settimana fa, a Vigalzano, dove, a seguito di una serie di furti casalinghi, i residenti si sono ritrovati in una pubblica assemblea per costituire una sorta di “comitato di difesa” via Whatsapp e comunicarsi eventuali persone sospette in circolazione nelle vie e piazze dell’abitato. In questi giorni è avvenuto in via Dolomiti, la nuova strada che collega via Regensburger a via dei Caduti.

Strada con scuole, ma soprattutto molte abitazioni: villette e palazzine, in particolare. La strada (e in parte anche via Regensburger) è stata tappezzata di avvisi che nello specifico recitano “Pericolo ladri”. Un tempo con la segnaletica, ci si limitata ad avvertire “Pericolo di morte! Corrente elettrica”, poi, “Pericolo! Uscita scolari” e via dicendo. Adesso, nell’ambito dei pericoli per la popolazione, entrano a pieno titolo anche i ladri.

«Non ci sentiamo tutelati a sufficienza», ci diceva ieri una signora che sul cancello della propria casa aveva trovato l’avviso in questione. “Attenzione ai cittadini – Ladri in zona. In questi giorni via Dolomiti è presa di mira dai ladri. Agiscono prevalentemente dalle 16.30 in poi. L’unico modo di prevenire e aiutarsi tra cittadini”.

Poi si passa ai consigli: “Guardarsi attentamente in giro e fare attenzione a visi e soggetti sospetti, strani e non conosciuti. Solitamente, i soggetti sospetti hanno cappuccio e zaino. In caso di preoccupazione o dubbi segnalare alle autorità i soggetti”, e si pubblicano i numeri 112 (carabinieri) – 113 (polizia). “Agiscono prevalentemente dopo le 16.30 nei piani terra e primi piani. Entrano con facilità da finestre e porte finestre”.

«Sembra quasi di leggere la disperazione in questi avvisi - ci dice ancora la signora - Disperazione perché nulla possiamo fare. Se reagiamo rischiamo la vita, ma anche di essere condannati. Cosa possiamo fare se incrociamo il ladro? Mio marito tiene una pistola regolarmente in casa e può usarla. Per cosa? Per finire in carcere? E chi viene a difenderci?».

La videosorveglianza prolifica. Ma anche le preoccupazioni degli abitanti perché non si sentono protetti nemmeno in casa.













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