Trento

Pedopornografia, una denuncia

 La Polizia delle Comunicazioni in azione. Ipotesi di reato: adescamento sul web



TRENTO. Ci sono anche scene di sesso di adulti con bambini di appena 5 anni negli oltre 10 mila video scaricati dal web dalle 4 persone arrestate (31 gli indagati), dalla Polizia delle Comunicazioni della Toscana nell'ambito di un'inchiesta che ha visto gli agenti costretti ad operare sotto copertura per infiltrarsi nella rete e far emergere un sottobosco di perversione e abusi.

Complessivamente sono state effettuate 44 perquisizioni, la maggioranza delle quali con esito positivo, in 9 regioni, tra le quali anche la nostra, oltre a Toscana, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Lazio, Puglia e Sicilia. «Abbiamo dato esecuzione a due perquisizioni, una su Trento e una su Bolzano», spiega la dirigente della Polizia delle Comunicazioni, Tiziana Pagnozzi. Solo quella effettuata in provincia ha dato esito positivo: «Nell’ambito di questa operazione è stato denunciato un trentino per adescamento sul web ai danni di una ragazzina».

Sulla vicenda c’è per ora uno stretto riserbo: «L’attività è stata fatta. Si vedrà poi - conclude la dirigente Pagnozzi - quali saranno gli sviluppi».L'operazione, denominata “Sweep web” (Puliamo il web), è scaturita da un'inchiesta che va avanti da circa 6 mesi.













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