Pedopornografia, l’impegno della Postale 

L’indagine «Black shadow» è stata citata nel bilancio di fine anno sulle operazioni a livello nazionale



TRENTO. C’è anche l’indagine trentina «Black shadow», condotta da Trento, fra le operazioni segnalate nel bilancio di fine anno della Polizia postale e delle comunicazioni. Un’operazione, quella degli investigatori del web trentini che aveva portato a 37 perquisizioni e 10 arresti per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico e al sequestro di un’ingetissima quantità di materiale.

A livello nazionale, ci sono stati 55 arresti e 595 denunce per le attività di contrasto alla pedopornografia portava avanti dai poliziotti della Postale. Dalle complesse operazioni di prevenzione, è scaturita una assidua attività di monitoraggio della rete che ha visto coinvolti ben 28560 siti internet, di cui 2077 inseriti in black list. Si conferma anche la rilevanza del fenomeno dell’adescamento di minori online che ha registrato 437 casi trattati che hanno portato alla denuncia di 158 soggetti e all’arresto di 19 persone.

Un sensibile aumento, rispetto al 2016, è ravvisabile in materia di reati informatici contro la persona (ad esemio diffamazione, cyberstalking, trattamento illecito di dati personali, sostituzione di persona) per i quali sono state denunciate 917 persone e arrestate otto. Sono stati 1006 gli attacchi informatici nei confronti di servizi internet relativi a siti istituzionali e infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale. E ottanta le richieste di cooperazione nell’ambito del circuito «High Tech Crime Emergency».













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