Patt, impegno a favore delle fasce deboli

Sostiene Osler assieme a Upt, La Stella e Socialisti e schiera gli «uscenti» Tessadri, Conci, Lazzeri, Zanoni e Franceschi


di Roberto Gerola


PERGINE. La vecchia guardia del Patt c’è quasi al completo: Renato Tessadri, assessore uscente oltre che con altre esperienze amministrativi in passato; poi Giancarlo Conci pure assessore uscente anche se nominato da qualche mese, ma anche capogruppo consiliare; poi Stefano Lazzeri Zanoni e Francesco Franceschi (consiglieri uscenti). Accanto a loro molti giovani e poi la segretaria politica Roberta Bergamo. La loro compagine è a sostegno del candidato a sindaco Marco Osler. Hanno aderito alla coalizione facendola così rimanere anche “autonomista” anche dopo la separazione dal Pd. E’ stato solo all’ultimo momento che il Patt ha condiviso il percorso con Upt, Stella e Socialisti, visto che la coalizione appunto originaria non era più possibile ricostituirla per troppe resistenze.

Come programma evidentemente sostiene quello di Osler e della coalizione che a lui fa capo. Tuttavia, ci sono alcune considerazione da parte del Patt espresse in particolare da Renato Tessadri. «Il Patt, come forza responsabile - dice - ha sempre cercato di conquistare anche in un periodo di distacco dalla politica, la fiducia e il rispetto della gente, proponendosi con serietà, affiancando al proprio corredo di valori storicamente riconosciuti, programmi concreti, attuabili e vicini alle priorità della persona. Anche Pergine sta vivendo una crisi economica particolarmente acuta, le cui dinamiche recessive coinvolgono in particolare i soggetti deboli e le famiglie, la piccola media impresa, gli artigiani e l'agricoltura. La richiesta da parte della popolazione di cambiamento è forte e un partito che si candida a ruolo di governo ha il dovere morale e politico di promuovere una riflessione, lanciando, anche sfide importanti per il post crisi, partendo da subito con l'affrontare i problemi attuali e urgenti come il lavoro, i giovani, la qualità della vita delle famiglie. A questa va aggiunta un’analisi lucida e obiettiva su nuove forme di ridistribuzione, ma anche di ricerca delle risorse. Anche Pergine ha bisogno di un partito con valori di riferimento forti e solidi, che gli derivano da una storia non semplicemente lunga, ma affidabile e garantita. Per saper gestire il patrimonio pubblico è indispensabile avere della macchina pubblica una conoscenza adeguata, quella che all’interno della lista del Patt è presente con donne e uomini capaci».

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