Patronati in piazza: «No ai tagli di Renzi» Raccolte 1500 firme

TRENTO. I tagli del governo - 150 milioni per il 2015 nella legge di stabilità, a cui si somma la riduzione del 35% dell'aliquota previdenziale destinata ad alimentare il fondo - mettono in serio...



TRENTO. I tagli del governo - 150 milioni per il 2015 nella legge di stabilità, a cui si somma la riduzione del 35% dell'aliquota previdenziale destinata ad alimentare il fondo - mettono in serio pericolo l'attività dei patronati. Se la legge non cambierà, sarà inevitabile una riduzione nell'ordine del 15-20%: si taglierà a partire alla presenza nei Comuni più periferici, per poi ridurre la presenza e gli orari nelle varie sedi. Pensioni, reversibilità, disoccupazione, maternità, permessi di soggiorno. Questo l’allarme lanciato nei giorni scorsi dai responsabili dei patronati trentini di Cgil, Cisl, Uil e Acli. Gli stessi sindacati, sabato, sono scesi in piazza lanciando la proposta di abrogare quella «scellerata norma della legge di stabilità» mediante una sottoscrizione popolare. In una sola mattina in Trentino sono state raccolte 1500 firme, tantissime: «Tagliare i nostri fondi è un danno per il cittadino» - hanno ribadito i sindacati che continuano nella loro mobilitazione.













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