Crisi e solidarietà

Pasti ai poveri, boom nel 2014

Trentino solidale, la raccolta passa da 1.350 a 2.100 tonnellata. Ma il contributo della Provincia scende dal 60 al 40 per cento


Claudio Libera


TRENTO. Le mani fuse e unite per un servizio alle emergenze vicine e lontane di Trentino Solidale Onlus, hanno fatto da quinta scenica alla assemblea annuale ospitata dalla sala don Guetti, padre della Cooperazione Trentina. Si è parlato dell’attività del 16° anno di vita di questa Onlus nata nel 1999, che nel corso della serata ha provveduto pure al rinnovo degli organi associativi triennali; si sono individuati i 7 membri che comporranno il Consiglio direttivo che al loro interno poi eleggeranno il presidente che prenderà il posto lasciato vacante da Francesca Ferrari. Che ha ceduto la carica dopo tre mandanti per consentire un giusto ricambio.

Venendo alle cifre i progetti associati, ovvero quelli avviati dal 2001, hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 156 e di attivi ce ne sono ancora un centinaio, con la new entry della linea sanitaria, con 50 giovani che, non trovando lavoro… Detto che i soci e volontari sono 962, per quanto riguarda il progetto 117, “Recupero pasti perché il cibo non finisca nei cassonetti”, è quello che richiede le maggiori attenzioni, che necessita di più cure e che sta dando i migliori risultati. I numeri parlano chiaro; sotto la responsabilità di Giorgio Casagranda, i volontari coinvolti sono 200, i donatori si dividono in: supermercati, 68; negozi e cooperative; 250; derrate alimentari donate 1.350 tonnellate nel 2013 salite a 2.100 nel 2014, pari a 3.325.505 euro. I centri di distribuzione sono 25 di cui 8 in proprio, dove avviene la raccolta e la distribuzione in loco. Gli enti di povertà forniti direttamente sono 13, le persone che giornalmente fruiscono dei pasti sono oltre 6.000. I mezzi utilizzati sono 17, i km percorsi oltre 400 mila, con un costo carburante di 65.275 euro ed un costo complessivo di 194.712 euro. I 17 furgoni partono alle 5.30 del mattino ed alcuni sono in affido ai centri che operano in proprio, che sono quelli di Tione, Arco e Riva del Garda, Vipiteno, Affi, Rovereto, Ala e Mori.

Giorgio Casagranda, vicepresidente di Trentino Solidale ha annunciato un’anteprima di grande interesse, ovvero la presenza di Trentino Solidale all’Expo di Milano il prossimo 24 luglio. Tornando alla raccolta, quotidianamente 60/70 quintali di merce, sei giorni su sette, per tutto l’anno feste escluse e la cifra 1.350 tonnellate nel 2013, divenute 2.100 nel 2014, danno la dimensione del fenomeno. Come in costante crescita è risultato il consistente deficit di gestione che ha raggiunto nel 2014 la somma di 80 mila euro, quasi in toto ascrivibile al progetto 117 del ritiro pasti che ha avuto però un enorme sviluppo di attività, di servizi erogati, di persone coinvolte. Era stata stipulata una convenzione specifica con le Politiche sociali della Provincia che avrebbe assicurato i costi al 60% ma per il corrente anno, per l’enorme sviluppo del progetto, si è ridotto a meno del 40%.













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