Parco Santa Chiara, restyling del gruppo Pd 

Il primo maggio al lavoro i giovani di San Giuseppe Santa Chiara per pulire le 68 colonne del glicine



TRENTO. Appuntamento al parco di Santa Chiara, nella mattina del 1° maggio, per una folta pattuglia di giovani – soprattutto – accorsi al richiamo del Gruppo del Pd di San Giuseppe Santa Chiara. Sotto la regia di Maria Rosa Maistri, segretaria del Circolo stesso, si sono messi di buzzo buono e muniti di guanti, spatole e pennelli, hanno dapprima pulito e poi imbiancato le 68 colonne che costituiscono lo splendido porticato sul lato nord del parco Santa Chiara. Lordate da scritte, graffiti, collage, che nulla hanno a che vedere con la qualità decorosa di un luogo di incontro che purtroppo ha perso da tempo la sua specifica funzione.

Hanno lavorato per tutta la mattina – sotto l’occhio compiaciuto dei volontari del “Campo base” allestito in occasione dei Trento Film Festival e dei passanti che hanno plaudito alla meritoria azione.

“Autofinanziata”, come ha sottolineato l’ex presidente della Circoscrizione San Giuseppe Santa Chiara, Maistri, tranne che per alcuni attrezzi forniti dai Beni Comuni che poi sono beni di tutti. Purtroppo, essendo le colonne rotonde, a poco sono serviti i rulli per imbiancare, quindi tutto è stato passato e ripassato con i pennelli. Ed i Giovani Democratici, ragazze e ragazzi di bell’aspetto e di tanta buona volontà, hanno impiegato tutte le forze a loro disposizione, sotto l’ombra del glicine quasi in fiore, seguendo le indicazioni fornite dalla segretaria.

«L’obiettivo - ha affermato Maistri - è dimostrare di essere aderenti ad un partito fatto non di parole ma di fatti, che esce a volto scoperto e non si racchiude nelle segrete stanze». E le bianche t-shirt con il logo dei Beni Comuni beni di tutti, sostenuto dall’amministrazione comunale, hanno reso più bello – speriamo a lungo – il parco dedicato ad Aleksandr Isaevič Solženicyn. Con un lavoro certosino attuato mentre con tenacia e senza prosopopea, si discuteva come un tempo si faceva, di buon governo, di azioni concrete e di ideali, andati forse un po’ troppo presto perduti.

Come il valore del 1° maggio, festa di quel lavoro che a molti, troppi, manca da tanto, troppo tempo. (c.l.)













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