Paolazzi: «Pronti a dialogare con il Patt»

Lavis, il nuovo segretario del Pd spiega i punti da affrontare per le comunali: programmazione urbanistica ed alleanze


di Daniele Erler


LAVIS. Manca più di un anno alle elezioni che, a maggio 2015, rinnoveranno il consiglio comunale. Da qui ad allora, all'interno delle liste, sono molte le questioni che dovranno essere affrontate. Temi di programma, ma anche alleanze da definire, ed in alcuni casi rivalutare. Fra i diversi possibili scenari, l'ipotesi di un riavvicinamento fra Pd e Patt (che a Lavis si trovano su fronti opposti, a differenza di quella che è invece la realtà provinciale) ha tenuto banco nelle scorse settimane, a seguito di un'intervista al Trentino del presidente del partito autonomista Vittorio Carlini. Carlini aveva anticipato che la coalizione di centrosinistra autonomista potrebbe essere una delle vie da seguire, in vista del 2015. Nel Pd, nel frattempo, è stato eletto il nuovo segretario: Luca Paolazzi, 27 anni, nominato con un consenso unanime all'interno del circolo. Laurea in Scienze politiche a Firenze, lavoro a Trento Rise, lo abbiamo incontrato per parlare dei possibili scenari futuri.

Segretario, quali sono i temi in discussione all'interno del circolo del Pd, anche in vista delle prossime elezioni?

La prima questione che ho voluto affrontare, nel direttivo e al circolo, è la priorità che il partito deve avere sul territorio, riuscendo a dare una propria visione sui principali temi politici.

Qualche esempio?

Fra i vari temi, è essenziale quello della pianificazione urbanistica. Bisogna riuscire ad elaborare una visione del futuro di Lavis, ciò che è mancato negli ultimi dieci anni. Lo si è capito soprattutto nella vicenda del prg di Lavis, ormai sospeso da sei anni e che, se vedrà la luce, sarà ben diverso da quello che era inizialmente. Con l'attuale amministrazione, il prg è nato come un collage d’istanze private, non è stato uno strumento di regia pubblica e di visione programmatica. E questo è sicuramente uno dei punti che peggio ha caratterizzato questa giunta. Laddove esprimeva qualcosa, era una visione poco attenta al territorio, focalizzata sugli interessi privati. Io credo invece ci sia bisogno di più coraggio per Lavis, una maggiore attenzione al territorio, ai suoi pregi agricoli, ma anche del suo contesto urbano storico. Ma per riuscirci, la prossima maggioranza dovrà fondarsi su un forte consenso.

Una coalizione col Patt potrebbe essere la strada giusta?

Personalmente, ho sempre creduto nell'alleanza del centrosinistra autonomista, sia a livello provinciale, sia comunale. Credo sia indispensabile provare a ricomporre questa coalizione anche a Lavis. Noi teniamo molto a mantenere i buoni rapporti con Upt e ViviLavis, i nostri alleati di quattro anni fa. Per quanto riguarda il rapporto col Patt, spero vi siano dei passi concreti sin da subito, perché il tempo che ci separa alle elezioni non è poi molto, e non possiamo trovarci a dialogare due mesi prima. Dopo l'intervista al Trentino, non c'è stato nessun contatto. Un avvicinamento potrebbe essere dimostrato già in consiglio, nell'ultimo anno e mezzo. Comunque, da parte nostra c'è la volontà di provare a ricomporre i pezzi».













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