Paola, sorridente e viaggiatrice

La ragazza aveva festeggiato da poco i suoi 27 anni e con la madre Laura aveva un rapporto molto speciale



TRENTO. Voleva solo salutare la mamma che era tornata a casa dopo qualche giorno trascorso al mare. Ma quando è arrivata nell’appartamento di via Marchetti è stata accoltellata a morte. Paola Ferrarese aveva appena 27 anni. Li aveva festeggiati il primo luglio con quella serenità che la giovane età e l’estate sanno regalare. Mai avrebbe potuto anche solo immaginare che sarebbe stata strappata alla vita da Claudio Rampanelli che prima aveva ucciso anche Laura Simonetti, la sua compagna da una decina di anni e mamma di Paola.

Una tragedia che ieri ha lasciato senza parole gli amici della ragazza che dalle foto del suo profilo Facebook appare sempre sorridente e positiva. Difficile, per chi conosceva Paola, trovare in questo momento delle parole per raccontare una ragazza che amava viaggiare, fare nuove esperienze, conoscere le persone. E aveva anche una grande passione per il creare, per il costruire come testimonia la facoltà scelta, architettura e ingegneria dove era ormai prossima alla tesi. Per diverso tempo aveva vissuto per conto suo ma poi aveva deciso di fare ritorno nell’appartamento di via Marchetti, che poi era la casa della sua infanzia dove era cresciuta assieme al fratello Roberto che ora si trova per lavoro ad Hong Kong. E in Oriente Paola ci era andata spesso con la «scusa» di andare a salutare Roberto ma anche per immergersi in una cultura diverse, per osservare le persone e i paesaggi che amava anche catturare con le immagini.

Positiva, solare, con un sorriso che riempiva una stanza, così Paola viene descritta da chi la conosceva e l’apprezzava. Una ragazza capace e volenterosa che è stata uccisa a coltellate ed è morta a pochi metri di distanza dalla madre. Due donne unite (molto unite) nella vita e che sono state purtroppo unite anche nella morte.

Forse Claudio Rampanelli non voleva fare nulla alla ragazza che è arrivata nell’appartamento quando lui aveva già ucciso Laura. Un domanda che potrebbe trovare delle risposte nelle lettere che l’uomo ha lasciato nella casa. Lettere che avrebbe scritto dopo aver ucciso le due donne e che ha indirizzato a diverse persone. Una è solo per la polizia e potrebbe contenere la spiegazione del duplice omicidio, la spiegazione (se mai di spiegazione si possa parlare) di quelle coltellate che hanno ferito mortalmente una donna e sua figlia.

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