Ospitalità ai profughi, ecco tutti i numeri 

La Provincia spende 838 mila euro all’anno in affitti (rimborsati dallo Stato). Intanto, però, i richiedenti asilo stanno calando



TRENTO. Richiedenti asilo da sistemare, appelli pubblici ai privati, polemiche contro i Comuni che mai hanno offerto disponibilità all’accoglienza ma anche proteste (e qualche tentativo di sabotaggio) nei paesi e nelle comunità dove l’accoglienza è stata offerta.

Sul problema della gestione dei richiedenti asilo si sono dette e scritte in questi mesi tante parole, soprattutto in relazione alla (difficile) opera di sistemazione degli arrivi sul territorio provinciale, legata alla scarsa disponibilità di alloggi.

Su questo punto in particolare, di recente la Provincia ha pubblicato sul proprio sito internet un lungo elenco delle locazioni pagate dall’ente pubblico per l’accoglienza dei richiedenti asilo internazionale. Secondo le tabelle, i contratti attualmente in essere sono 128 per una spesa annua che ammonta a 838 mila euro e che viene totalmente rimborsata dallo Stato alla Provincia di Trento.

Dal punto di vista territoriale, il Comune nel quale sono attivi la maggior parte di affitti ai profughi è Trento (con 32 locazioni), seguito da Rovereto con 8. Del resto le due città sono anche i due “hub” da dove passa lo smistamento degli arrivi ed è qui che, da sempre, si concentra il maggior numero di persone ospitate. A Pergine le locazioni attive sono 6 così come a Borgo Valsugana, mentre seguono molti altri municipi con numeri minori.

Detto di Trento e Rovereto, dal punto di vista delle Comunità di valle svetta la Valsugana (con 19 appartamenti), seguita dalla Val di Non con 11. I canoni di locazione sono in genere piuttosto ridotti, da poco più di 1000 euro all’anno fino ad un massimo di 117 mila per la struttura alla Vela.

Secondo gli ultimi dati elaborati dalla Provincia e aggiornati al primo luglio, i richiedenti asilo ospitati sul nostro territorio sono 1.512, dislocati in 72 comuni. La città che ne accoglie di più è naturalmente il capoluogo (680), seguita a distanza da Rovereto (236). Dietro c’è il vuoto se si pensa che al terzo posto troviamo Garniga Terme con 36 richiedenti. L’elenco completo lo potete leggere qui sopra, ma c’è un dato che va sottolineato quando si parla di richiedenti asilo e cioè che - al di là di quello che può apparire - gli arrivi in Italia (e di conseguenza anche in Trentino) sono drasticamente diminuiti nell’ultimo anno. Da luglio dell’anno scorso la media parla di una decina di arrivi al mese, mentre sta aumentando la velocità delle partenze, tanto che la Provincia stima di arrivare a dicembre con un saldo di 1.362 profughi presenti in Trentino: 500 in meno rispetto a gennaio 2018.













Scuola & Ricerca

In primo piano