Ortopedia, il paziente deve attendere

Un’ora di ritardo rispetto all’appuntamento fissato oltre un mese fa per una prima visita dallo specialista


Giancarlo Rudari


ROVERETO. Un'ora (almeno) di attesa per una visita specialistica prenotata più di un mese prima. Ambulatorio di ortopedia, ieri mattina, ore 9.45. La sala d'aspetto è già occupata in tutti i posti a sedere mentre tante altre persone, appoggiate al muro, sono pazientemente in attesa di essere chiamate. «Avrei dovuto esserci anch'io tra quelli, ma visto che come minimo dovevo aspettare un'ora, senza contare poi eventuali imprevisti e ulteriori ritardi, ho desistito: rinuncio alla visita, ho detto, e sono uscito. Non posso perdere una mattina di lavoro: posso tollerare un quarto d'ora, anche mezz'ora, ma qui non si sa mai come va a finire...». La denuncia arriva da un lettore che proprio ieri, su prescrizione del proprio medico curante, avrebbe dovuto sottoporsi ad una semplice visita ortopedica.

Sarà stato un caso che dovesse aspettare un'ora (annunciata) prima di essere visitato? Sarà stato così sfortunato proprio lui? «Non so se sono particolarmente sfortunato - ribatte - ma nel settembre dell'anno scorso ho atteso oltre un'ora e mezzo per una visita a pagamento (mi sembra 120 o 130 euro) in oculistica. E quando ho fatto notare al medico la prolungata attesa per tutta risposta mi ha detto: "Se vuole può andarsene, le ridiamo di ritorno i soldi che ha pagato". Beh, se così funzionano le cose in ospedale...».

Alle 12.30 la sala d'attesa di ortopedia era ancora affollata. Una anziana, accompagnata dalla figlia, aveva un appuntamento per le 10.30 ed era ancora lì... «Purtroppo so come funzionano le cose e ho preferito prendermi una giornata di ferie dato che devo riaccompagnare poi a casa mia madre. Ma vi sembra giusto?» si chiede la donna.

Dal canto suo il direttore dell'ospedale Giuliano Mariotti, al quale era stata fatta presente la situazione, risponde in serata che «per le prime visite al massimo di solito si aspetta mezz'ora. Solo che mi hanno riferito che oggi c'è stato un problema». Quale? «Non lo so». Forse sarà stata una giornata particolarmente impegnativa con una serie di emergenze che ritardano a cascata tutte le visite "normali". «Spesso - specifica ancora il direttore Mariotti - c'è un doppio passaggio nel senso che l'ortopedico interagisce con radiologia e quindi il paziente deve far ritorno in ambulatorio dopo essersi sottoposto ad accertamenti radiologici. Chiaro che in queste situazioni i tempi di attesa si allungano. Per non parlare di eventuali emergenze...». Non è che allo stesso orario vengono fissate più visite? «Lo escludo».













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